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 ITALIA - ITALIA - Italia. Il Riformista: referendum abrogativo della legge sulla fecondazione assistita?
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Notizia 
24 dicembre 2003 19:00
 
Si' a un referendum per cambiare la legge
no a guerre di religione


Questo e' un appello a non lasciare che l'Italia si tenga la legge sulla fecondazione assistita votata dal Parlamento. Ci sono momenti, e argomenti, nei quali la rappresentanza eletta non interpreta lo spirito pubblico e la maturita' dei rappresentati. Di piu': la legge introduce discriminazioni, combina pasticci, arreca danni, condiziona la liberta' della ricerca, rendera' persone e coppie infelici. E' una legge fatta male che nasce gia' vecchia. Come tutte le leggi di questo genere, sara' aggirata, violata, produrra' fenomeni di turismo fecondativo, perche' bastera' andare altrove in Europa per eluderne i divieti. Noi non ci ribelliamo in nome della laicita' dello Stato, ma della modernita' e della parita' di trattamento giuridico. Si puo' essere un paese cattolico e avere una legge migliore (vedi la Spagna). Rispettiamo il punto di vista dell'etica cattolica, ma siamo certi che si puo' rispettarlo senza danneggiare chi non la condivide. Si poteva fare, e non si e' fatto per ragioni politiche.
Ci sono due modi per rammendare questo strappo. Il primo e' una nuova legge. Da domani, parlamentari di tutte e due gli schieramenti hanno il diritto, e il dovere, di proporre un altro testo, che modifichi quello approvato. Non deve, non puo' finire qui. Il secondo modo e' un referendum abrogativo. Noi non siamo dei fans dello strumento referendario. Ne' ci piacciono le guerre di religione. E pero', soprattutto quando si tratta di diritti soggettivi, e di ingerenza dello Stato in quei diritti (il diritto soggettivo qui in discussione e' il diritto alla cura della sterilita') crediamo che il paese abbia diritto a un dibattito informato e ampio, per capire, per comprendere e per farsi un'opinione, cosa che il dibattito parlamentare, cosi' strumentale e confuso, non ha consentito.Nelle pagine interne spieghiamo perche' un referendum abrogativo potrebbe essere proposto senza lasciare un vuoto legislativo: e' cioe' possibile abrogare alcune parti della legge, quelle relative ai divieti piu' insensati e ingiustificabili, lasciandone in piedi l'efficacia regolatoria, perche' la materia va regolata. Crediamo dunque giusto invitare i nostri lettori, le forze politiche, le associazioni culturali, a mobilitarsi per un'iniziativa referendaria. Fateci conoscere la vostra opinione, e se aderite scrivete all'indirizzo
clicca qui

per adesioni: clicca qui
tel. 06684361

Il testo del referendum abrogativo e' disponibile nella sezione documenti: clicca qui
 
 
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