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 ITALIA - ITALIA - Italia. Referendum e radicali: la legge sulla Pma? Abroghiamola subito!
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Notizia 
29 aprile 2004 19:58
 
"Quando una storia drammatica si ripete, si passa dal dramma al grottesco; alla lunga, al mondo dei mostri di Goya. E' quanto rischia di accadere in Italia a proposito di diritti umani fondamentali di civilta' giuridica e della tolleranza, di concezione e pratica laiche dello Stato? Lo temiamo. Occorre denunciarlo con chiarezza e determinazione, se vogliamo scongiurarlo".

Mentre l'investimento maggiore, anche grazie a queste pagine pubblicitarie uscite su l'Unita' e Il Foglio, viene fatto sui consiglieri comunali e provinciali, quelli che materialmente hanno in mano la possibilita' di riuscita della raccolta firme visto che sono loro che possono autenticarle e percio' anche raccoglierle autonomamente, i radicali proseguono anche con i tavoli tradizionali la corsa alle 500 mila firme autenticate e certificate. I moduli sono disponibili anche nelle segreterie comunali degli oltre ottomila comuni d'Italia.
Se gli elenchi dei tavoli che quotidianamente escono in tutta Italia si puo' leggere sia sul sito dell'associazione Luca Coscioni (clicca qui), che su quello di Radicali Italiani (clicca qui), stessa cosa vale per la possibilita' di scaricarsi i moduli e le informazioni per mettere in piedi un punto di raccolta firme, in questa che e' stata rinominata la campagna referendaria "fai da te".

Nel brulichio di iniziative e' da evidenziare quelle in Basilicata, dove il radicale Maurizio Bolognetti e' riuscito a coinvolgere moltissimi dei consiglieri comunali e provinciali per arrivare a vantare risultati come quelli di Latronico, definita la "capitale di un'altra Italia": 726 firme in totale "pari al 19,1 per cento di coloro che si sono recati alle urne nell'ultima tornata elettorale (la quasi totalita' degli aventi diritto realmente residenti)".

In Piemonte invece i consiglieri regionali radicali Bruno Mellano e Carmelo Palma hanno messo insieme 18 dei loro colleghi per proporre una delibera e far si' che sia tentata anche una seconda strada per indirre il referendum -oltre a quella delle 500 mila firme- ossia quella che cinque Regioni lo chiedano. Il senso e le motivazioni sono contenute nella Relazione alla proposta di delibera: "La legge 19 febbraio 2004, n. 40, recante "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita" non serve a disciplinare con prudenza una materia delicata, per evitare abusi inammissibili, ma e' volta esplicitamente a frapporre ostacolo legislativi all'uso e allo sviluppo delle tecniche internazionalmente piu' diffuse e piu' avanzate e quindi ad incrementare una forma di "turismo sanitario" obbligato per quanti non potranno piu' ottenere nel nostro paese prestazioni che, altrove nel mondo e, in particolare, nell'Ue, sono non solo consentite, ma promosse e incentivate [.] La recente legge "proibizionista" (della fecondazione eterologa, della crioconservazione degli embrioni, della diagnosi preimpianto, dell'uso clinico e sperimentale degli embrioni sovrannumerari [.])[.] riporta la realta' di questa pratica all'anno zero. [.] Anziche' garantire la correttezza metodologica di questo genere di indagini sperimentali, [questa legge] dichiara il bando ad ogni "uso" terapeutico degli embrioni, anche di quelli irrimediabilmente votati alla distruzione. Si agita lo spettro della "macchina umana" preconfezionata o dei "Frankenstein" fisico-morali programmati da menti diaboliche, per impedire che aggregati cellulari che non hanno alcuna possibilita' ne' alcun destino di sviluppo siano prestati al servizio della scienza e quindi della difesa della vita umana.Per queste ragioni, occorre abrogare la legge sulla fecondazione assistita, che colpisce -insieme- le speranze di maternita' e di paternita' di migliaia di coppie sterili, e i diritti di milioni di malati".

Proseguono anche i tentavi di coinvolgere forze politiche nazionali, ma per ora sono arrivate solo alcune firme, e a titolo personale.
Cosi' il leader della sinistra Ds Cesare Salvi, l'assessore alla Cultura della Provincia di Roma, Vincenzo Vita, che fa parte della minoranza Ds e i deputati Paolo Cento (Verdi), Maura Cossutta e Gabriella Pistone del Pdci e l'eurodeputata Luisa Morgantini (Prc) e anche Sandro Curzi, direttore del quotidiano di Rifondazione Comunista Liberazione sono stati tra i politici che hanno firmato il referendum in occasione del "25 aprile di liberta' e liberazione", come era stata chiamata la manifestazione organizzata dai radicali.
"Ci auguriamo -ha commentato l'europarlamentare radicale Marco Cappato, segretario dell'associazione Luca Coscioni- che a queste prime firme di esponenti della sinistra italiana seguiranno le firme dei segretari di partito, quelle degli esponenti politici nazionali e locali, anche dei cosiddetti 'liberali' della Casa delle liberta'. E ci auguriamo che ci sia quella mobilitazione delle organizzazioni politiche, sindacali e delle realta' associative che hanno preso posizione contro la legge e che oggi, grazie al referendum, hanno l'opportunita' di fare qualcosa di concreto per abolirla". "Chiediamo in particolare a tutte le forze politiche contrarie alla legge di promuovere il coinvolgimento delle centinaia di migliaia di consiglieri e assessori comunali e provinciali abilitati ad autenticare le firme, insieme a oltre un milione di dipendenti comunali e provinciali che potrebbero essere, se soltanto lo sapessero, incaricati dal Sindaco e dal Presidente della Provincia ad autenticare le firme".

Un'adesione arriva da Rosa Filippini, Presidente degli Amici della Terra Italia. "Il referendum abrogativo della legge 40, promosso dall'associazione Luca Coscioni e da Radicali italiani costringe a riflettere sull'assurdita' di porre dei divieti alla ricerca scientifica a fini terapeutici. La legge 40, infatti, oltre a stabilire condizioni arbitrarie per coloro che intendono ricorrere alla procreazione assistita, vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali, cioe' la speranza di cura per 10 milioni di pazienti colpiti da malattie gravissime come il diabete, l'infarto, l'Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi. Per questo motivo in particolare, gli Amici della Terra che nel loro recente congresso hanno ribadito il proprio sostegno alla ricerca scientifica e la propria attenzione al tema delle liberta' individuali delle persone, sostengono l'iniziativa radicale e annunciano l'organizzazione di una giornata di raccolta firme nelle citta' in cui sono attivi i propri Club".

A questo indirizzo e' possibile scaricare i moduli e le istruzioni per il referendum: clicca qui
 
 
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