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 ITALIA - ITALIA - Italia. Realizzazione del Centro per la conservazione delle Cellule Staminali in Sardegna
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Notizia 
14 aprile 2005 19:49
 
L'Associazione Culturale Osidea (clicca qui) sta sviluppando in Sardegna un progetto per la realizzazione di un Centro attrezzato per la raccolta, la conservazione, lo studio e l'impiego delle cellule staminali del sangue di cordone ombelicale, a beneficio dei malati.
Di seguito riportiamo le informazioni piu' dettagliate, come inviateci dal vice presidente Giuseppe Consolo.

"Un Progetto per la Vita"

L'Associazione Culturale Osidea, nata dalla volonta' di un gruppo di professionisti, la maggior parte donne a partire dal Presidente, ha tra i suoi fini istituzionali la promozione e l'organizzazione di eventi socioculturali, servizi, formazione, iniziative scientifiche e sociali, ricerche atte a soddisfare le esigenze di conoscenze, di informazione dei soci e dei cittadini, sta sviluppando per la Sardegna un importantissimo progetto : la realizzazione di un Centro attrezzato per la raccolta, la conservazione, lo studio e l'impiego delle cellule staminali ematopoietiche adulte del sangue di cordone ombelicale, a beneficio dei malati.

Oggi si e' scoperto che tante malattie di cui la regione sarda ha alte percentuali, come varie forme di leucemie, microcitemie e altre patologie si possono curare grazie all'utilizzo delle cellule staminali. Da questi bisogni e' nata la forte volonta' di impegnarci a realizzare il Centro in Sardegna, un progetto di notevole importanza che l'Associazione Osidea ha deciso di rendere concreto il piu' rapidamente possibile.

Realizzare il Centro nella nostra regione e' fondamentale e molto importante per tutti noi, nessuno escluso. Come primo obbiettivo vogliamo acquistare subito i macchinari per colmare una grave lacuna esistente in Sardegna: il prezioso sangue del cordone ombelicale (circa 14000 cordoni l'anno) viene purtroppo buttato via nei reparti di Ostetricia della regione. La conservazione di questa risorsa potra' aiutare a ridare la vita a tanti malati. Contiamo sulla collaborazione ed il supporto economico da parte di tutti, Enti, Comuni, Aziende, Comunita', Associazioni, che vuole sostenere l'Associazione Osidea per il raggiungimento dell'obiettivo.

Il Centro, una volta completato diventera' subito operativo perche' l'Associazione Osidea affidera', la gestione tecnica scientifica, al Professor Contu Licino, direttore del Centro Regionale Trapianti della Sardegna e Presidente dell'Associazione Donatori di Midollo Osseo (A.D.M.O.) che ha fra i suoi fini istituzionali la promozione della donazione di midollo osseo e di cellule staminali ematopoietiche.

Come si evidenzia nella relazione del Prof. Licino Contu (VEDI RELAZIONE) la possibilita' di utilizzare da subito le cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale significa ridare una concreta speranza a tantissimi malati nella nostra regione e non solo.
Tutto questo anche grazie alla facilita' della raccolta: al momento del parto il sangue del cordone ombelicale prelevato sterilmente e raccolto in un kit sterile, potra' essere inviato presso il Centro e conservato, congelato sotto azoto liquido, per essere utilizato gia' da subito. Oggi questa tecnica e' ormai consolidata, centri di conservazione di cellule staminali prelevate dal cordone sono gia' attive in tutto il mondo.

Per questo , la realizzazione del progetto.. "Un Progetto per la Vita" e' oggi per l'Associazione Osidea la missione piu' importante dove tutti i collaboratori della stessa che operano in diverse zone della Sardegna, stanno sviluppando una grandissima energia e motivazione nella pratica per rendere operativo il Centro il piu' presto possibile. Ogni nostro progetto e' supportato da uno studio e affiancato da diversi professionisti interni ed esterni con i quali sviluppiamo, per chi collabora all'interno dell'associazione, il supporto formativo necessario. Nel nostro percorso, per concretizzare il progetto, vorremo incontrare persone che sviluppano il nostro pensiero pratico: "Dire e Fare".
Abbiamo acquisito la consapevolezza che ci sono persone per le quali il tempo e' diventato prezioso, il nostro tempo per qualcuno e' la vita. Grazie al Centro "Dalla Vita per una Vita" presto questa frase diventera' realta' anche in Sardegna.


Per raggiungere quest'obiettivo l'Associazione Osidea sta sviluppando diverse iniziative per la raccolta dei fondi necessari, una delle iniziative principali e' la raccolta attraverso la partecipazione delle Aziende sarde all'iniziativa della Guida Web Sardegna, una Guida Regionale che nasce per offrire vari e diversi servizi alle Aziende, Enti e in particolare modo ai Comuni, una Nuova Guida cartacea e on-line clicca qui realizzata in lingua italiana e inglese dove ogni utente ha la possibilita' di scegliere diversi spazi in base alle proprie esigenze usufruendo di vari servizi.
L'iniziativa della Guida ha subito trovato, presso le Aziende informate, un grande riscontro visto gia' le numerose adesioni per sostenere il progetto concretamente. Gli utili ricavati dalla pubblicazione della Guida Regionale saranno destinati a sostenere "Un Progetto per la Vita".



Cellule Staminali Ematopoietiche
Relazione del Prof. Licino Contu
Il trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche (CSE) e' una terapia consolidata ed efficace per molte malattie ematologiche come leucemie acute e croniche, linfomi, mieloma multiplo, sindromi mielodisplastiche, aplasia midollare grave, insufficienze midollari primitive e secondarie, gravi immunodeficienze congenite ed acquisite, beta-talassemia ed altre emopatie genetiche.

La normale sede funzionale delle CSE, dopo la nascita e per tutta la vita, e' il midollo osseo che ne contiene complessivamente circa un milione o poco piu'. Le CSE sono le cellule progenitrici di tutte le cellule del midollo osseo e del sangue periferico e provvedono a sostituire continuamente globuli rossi, globuli bianchi e piastrine che giungono al termine del loro ciclo vitale. La capacita' rigenerativa delle CSE e' enorme poiche' producono ogni giorno, in condizioni normali, circa 500 miliardi ci nuove cellule mature che vengono immesse nel sangue, e provvedono nel contempo alla loro auto-riproduzione.

Su queste basi si e' sviluppato il trapianto di midollo osseo come terapia sostitutiva nei casi di insufficienza o di grave patologia della funzione ematopoietica midollare, come nelle malattie sopra menzionate. Il successo del trapianto presuppone la eliminazione totale o quasi delle cellule midollari malate presenti nel paziente, con un trattamento chemio e/o radioterapico mieloablativo, prima dell'infusione del midollo osseo. Il trapianto puo' essere effettuato utilizzando il midollo osseo dello stesso paziente (trapianto autologo) quando le CSE sono risparmiate dalla malattia. In tutti i casi, se le condizioni del paziente lo consentono, il trapianto puo' essere effettuato con il midollo osseo di un donatore sano (trapianto allogenico).

Il trapianto allogenico richiede una identita' totale o molto elevata tra donatore e ricevente per il sistema HLA (sistema genetico principale di compatibilita' nei trapianti). Per questo, quando e' possibile (circa 30% dei casi) viene utilizzato un donatore familiare (di solito un fratello o una sorella del paziente). In mancanza di questo, si cerca un donatore idoneo nei registri di donatori di midollo osseo esistenti a livello regionale, nazionale ed internazionale, che contano in totale quasi 10 milioni di donatori (il registro italiano conta circa 308.000 donatori, il registro sardo piu' di 20.000 donatori). La probabilita' di trovare un donatore idoneo nei registri, per chi ne fa richiesta, e' valutabile in media intorno al 40%. A questo limite, si deve aggiungere il rischio di grave malattia secondaria da trapianto (GVHD), che pesa sui pazienti sottoposti a trapianto allogenico (specialmente da donatore non familiare) in una percentuale rispettivamente del 35-55% per la forma acuta e del 55-75% per la forma cronica. Va tenuto presente che la GVHD e' la principale causa di mortalita' nel trapianto.

Il sangue di cordone ombelicale rappresenta una fonte importante di CSE che viene utilizzata con successo per trapianto, in alternativa al midollo osseo, principalmente nei bambini, ma anche in adulti. Rispetto al midollo osseo, il sangue di cordone ombelicale e' molto piu' facile da prelevare, non comporta alcun trattamento per il donatore, che non e' esposto ad alcun rischio. La sua conservazione in azoto liquido lo rende immediatamente disponibile quando viene richiesto per un trapianto. La sua idoneita', in termini di sicurezza per i pazienti, e' accertata rapidamente dopo il prelievo e non subisce poi alcun cambiamento nel periodo piu' o meno lungo di crioconservazione. Viceversa nel caso di donazione del midollo osseo, e' sempre necessario verificare l'idoneita' del donatore con un check-up completo, poco prima della donazione. Ma soprattutto, l'incidenza e la gravita' della GVHD sono significativamente minori nel trapianto di sangue di cordone ombelicale rispetto al trapianto di midollo osseo.

Per le ragioni sopra esposte, e' auspicabile che il progetto della Associazione Osidea trovi sostegno di tutta la popolazione sarda, degli Enti, delle Aziende oltreche' delle associazioni di volontariato e degli operatori sanitari.
 
 
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