Il quotidiano
Il Giornale intervista il ricercatore
Alberto de Liso, per fare il punto sulla
sperimentazione in corso al Policlinico di Milano. Otto bambini affetti da distrofia di Duchenne 6 mesi fa hanno ricevuto un'iniezione nel muscolo delle mani di cellule staminali prelevate dalle loro gambe. I bambini stanno bene, nessuna complicazione, nessun rigetto e il dito mignolo si e' rinvigorito, si muove con piu' forza. Ora dovrebbe iniziare la seconda fase che prevede "di recuperare le cellule staminali dal sangue, attraverso un semplice prelievo per poterle poi iniettare in masse muscolari ben piu' ampie. Come il braccio o la gamba". C'e' da aspettare "l'autorizzazione del ministero della Sanita' che vagliera' i risultati della sperimentazione e quindi potra' darci il via libera". E' gia' c'e' il programma di allargare il numero dei bambini fino a 15. Il dott. De Liso crede sia possibile inserire nel gruppo anche suo figlio Emanuele di 16 anni, scartato nella prima fase perche' troppo grande.
La distrofia di Duchenne e' una malattia neuromuscolare che colpisce uno ogni 3500 nuovi nati. Si tratta di una malattia oggi incurabile che comporta il progressivo deficit di forza muscolare. I bambini che ne sono colpiti sono condannati alla sedia a rotelle entro i 10 anni di eta' e la maggior parte di essi muore entro la tarda adolescenza per complicazioni respiratorie e cardiache.