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 ITALIA - ITALIA - Italia. Nasce la "Fondazione Umberto Veronesi"
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29 maggio 2003 18:25
 
Nasce la Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze e con essa un Movimento per una nuova cultura scientifica. L'annuncio a Milano il 28 maggio, nell'ambito di un incontro che ha riunito alcuni fra i massimi rappresentanti della scienza, dell'imprenditoria e della cultura, molti dei quali hanno gia' aderito alla Fondazione.
Veronesi stesso ha illustrato i 5 grandi motivi di questa iniziativa che ha voluto personalmente finanziare devolvendole tutti i riconoscimenti, i premi, i gettoni di presenza che egli stesso riceve in ogni parte del mondo: il rientro in Italia di ricercatori qualificati, la formazione di nuovi scienziati sui temi della genomica e postgenomica, la progettazione di un nuovo assetto per la ricerca e la cura delle malattie piu' gravi, la promozione della scienza nei Paesi emergenti, lo sviluppo di una nuova cultura scientifica nelle nuove generazioni.
A proposito di questo ultimo punto e' gia' in cantiere una Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza che si terra' ai primi di ottobre del 2005 a Venezia. Un avvenimento di grande rilievo che affrontera' i grandi temi di riflessione: scienza e Religione, Scienza ed Economia, Scienza e Politica, Indipendenza della Scienza, Etica della Scienza. Sono argomenti fondamentali -ha detto l'oncologo- per capire dove vuole andare l'umanita'.
"C'e' una crisi di cultura nel mondo della scienza -ha spiegato- che si fa tanto piu' grande quanto piu' cresce la tecnologia". Veronesi riconosce che in genere si parla di crisi della scienza quando c'e' un arresto nella conoscenza, ma paradossalmente oggi e' proprio l'aumento convulso delle scoperte scientifiche a causare una sorta di crisi di identita'.
"Per duemila anni -ha spiegato- il pensiero scientifico si e' sorretto su discipline come la Matematica, la Fisica, la Chimica. Oggi si basa invece su Informatica, Telecomunicazioni, Biotecnologie, discipline che vanno avanti senza porsi problemi etici, questa e' scienza del fare, non del pensare. La scienza si basa su alcuni grandi principi come l'universalita', l'oggettivita', la ricerca della verita', che hanno funzione civilizzatrice. La tecnologia invece risponde solo al mercato".
E ha fatto l'esempio del sistema satellitare delle auto, che al di la' di essere uno strumento utile, potrebbe in futuro essere usato per controllare gli automobilisti, i quali potrebbero essere meno liberi. Oggi poi, con la manipolazione dei geni, si potrebbe in teoria cambiare l'individuo umano, facendone un essere alto tre metri (con l'ormone della crescita dell'elefante) che vive fino a 120 anni (togliendogli il gene P66, scoperto da Pier Giuseppe Pelicci, scienziato dell'IEO, nel Comitato d'Onore della Fondazione). Quanto alla clonazione, per Veronesi e' inutile illudersi: "Prima o poi ci sara' una donna che non vorra' avere il contributo di un uomo per procreare e chiedera' e otterra' la clonazione", che oggi e' possibile, come e' stato ampiamente dimostrato. Il problema per lo scienziato e': "Siamo preparati a tutto questo?". Veronesi pensa che "bisognerebbe cominciare a meditare su questi problemi e a disegnare il nostro futuro in rapporto a quello che la scienza ha fatto in questi anni". Questa Fondazione non ha le risposte a questi problemi, ma puo' essere un mezzo per favorire il dibattito ai piu' alti livelli.
Presidente del Comitato promotore e' Francesca Merzagora. Fanno parte del Comitato d'Onore cinque Premi Nobel fra cui Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia; nel comitato scientifico figurano scienziati di fama come Claudio Bordignon, Pier Paolo Di Fiore, Jacques Bernier e al Comitato di sostegno partecipano personaggi quali Diana Bracco, Massimo Cacciari, Diego Della Valle, Marcello Pera, Renzo Piano, Fernanda Pivano, Marco Tronchetti Provera e tanti altri.
 
 
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