Fare ricerca non deve significare "travolgere i valori su cui si basa la societa'", a dirlo lo scorso 19 marzo il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, facendo particolare riferimento alla ricerca sulle cellule staminali.
"La medicina oggi corre un grosso rischio -ha affermato Sirchia, intervenendo a Campobasso alla cerimonia per il decennale della sede dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore-. C'e' gente che continua a proporsi sul palcoscenico e per rendersi interessante non esita a travolgere i valori dell'umanita', gli insegnamenti dei nostri padri. Ci sono degli scienziati che pensano che per essere scienziati occorre travolgere i valori. Per questo si sentono discorsi che vanno dalla valorizzazione dell'eutanasia all'uso disinvolto della vita, con un codazzo di persone che ripetono nelle piazze bestialita' di vario genere".
L'esempio fatto dal ministro e' che "oggi non si puo' piu' parlare di staminali, se non di staminali embrionali. E questa e' una cosa tragica e ridicola al tempo stesso. Anche chi ne parla credo che in vita sua non abbia mai fatto un esperimento sulle staminali".
Sempre secondo Sirchia, "questo e' un serio pericolo. C'e' una malattia di protagonismo. Essere progressisti non significa stravolgere la societa'. Se noi accettassimo queste cose in futuro non avremmo piu' occhi per piangere".