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 ITALIA - ITALIA - Italia. Il ministro della Salute e gli stregoni delle staminali
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13 maggio 2004 18:45
 
No alla scienza spettacolo, "a scienziati e non, che vanno in tv facendo annunci clamorosi, spesso dimenticati da tutti dopo pochi giorni. Salvo che dai malati. Ecco perche' sette milioni di italiani vanno dal mago anziche' dal medico". A scagliarsi contro la spettacolarizzazione della ricerca e della medicina e' il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, nel corso della cerimonia per la consegna dei master in economia pubblica alla Cattolica di Milano lo scorso 3 maggio. Il ministro ha puntato il dito contro la scienza spettacolo e gli scoop che creano amarezze e delusioni nei pazienti, e che li spinge poi a rivolgersi a maghi o ciarlatani. Un tema su cui bisogna interrogarsi, ha aggiunto il ministro, perche' quest'area di comunicazione non deve essere strumento di autocelebrazione e valorizzazione personale. Sirchia e' tornato poi sulla questione della ricerca e delle attese sulle potenzialita' delle cellule staminali. "Abbiamo disperato bisogno di riparare i tessuti danneggiati e grandi attese ci sono sulle staminali embrionali. Lo capisco, ma non accetto manifesti di ricercatori che insultano chi non crede in questa soluzione, perche' i dati scientifici disponibili sono solo sulle staminali adulte".
A rispondergli e' stato l'europarlamentare radicale e segretario dell'associazione Luca Coscioni, Marco Cappato: "Il ministro della salute Girolamo Sirchia, con le sue dichiarazioni sul perche' 7 milioni di italiani si rivolgono ai maghi, rappresenta la piu' recente e pericolosa espressione neo-gobbelsiana da Stato etico e propaganda contro la ricerca scientifica e contro la liberta' d'espressione. Ritenere che la liberta' della ricerca scientifica e la pubblicazione dei suoi risultati alimenti il mercato di maghi e ciarlatani fa il paio con chi ha motivato l'esclusione di Darwin dai programmi scolastici in ragione della necessita' di lasciare agli alunni il fascino del sogno e del mistero. Chiediamo agli scienziati italiani, in particolare a quei 2.400 scienziati che si sono opposti alla legge sulla fecondazione assistita, di non subire passivamente la messa all'indice da parte del Ministro della Salute dell'Igiene Mentale e della Propaganda, di reagire mobilitandosi insieme all'Associazione Luca Coscioni sul referendum di abrogazione di quella legge".
 
 
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