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 ITALIA - ITALIA - Italia. Il ministro della Salute, bene i trapianti in attesa delle staminali
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5 agosto 2004 18:22
 
"C'e' stato un progresso notevolissimo dal 1995 ad oggi con una crescita continua della donazione di organi e del trapianto conseguente e, soprattutto, una percezione positiva da parte degli italiani sulla donazione e trapianto sia di organi che di tessuti. E, mentre l'Italia era un tempo l'ultimo paese d'Europa per il trapianto di organi, ora si colloca tra i primi con una qualita' assolutamente eccezionale. Certamente non si riesce a servire tutti i malati in attesa perche', di fatto, piu' il successo del trapianto aumenta e piu' aumenta la richiesta e quindi la strada del trapianto non potra' mai raggiungere il reale fabbisogno. Vanno ricercate, quindi, altre strade: non basta la sostituzione degli organi, e' necessaria anche la riparazione dell'organo malato e questa e' l'aspettativa futura con l'utilizzo delle cellule staminali". Lo ha detto il ministro della Salute Girolamo Sirchia durante la trasmissione "Radio anch'io". Sul sito dell'Istituto Superiore di Sanita' nel logo del Centro Nazionale dei trapianti, c'e' la graduatoria dei singoli centri italiani sulla donazione e sui trapianti. "E' una cosa che ha soltanto l'Italia nel mondo ed e' a disposizione dei malati affinche' possano vedere i risultati. Lo squilibrio di una volta tra regione e regione si e' ridotto nel tempo. L'Italia, quindi, puo' vantare attualmente un buon trapianto ovunque nel Paese, naturalmente meglio in alcune aree". La regione in testa alla classifica per la donazione di organi e' l'Emilia Romagna con 34,6 donatori effettivi.
I donatori sono cresciuti nell'ordine del 15% dal 2003 e si possono quantificare ormai circa mille interventi l'anno. Resta elevato il numero di pazienti in attesa, circa 8.800 persone. Ancora negativo il dato sui tempi di attesa per l'intervento: 3,5 anni in media per un rene.
 
 
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