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 ITALIA - ITALIA - Italia. A Milano nasce CERBA, una "citta' della scienza"
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31 marzo 2005 20:22
 
Sorgera' a Milano, su un'area adiacente all'Istituto Europeo di Oncologia, il Centro Europeo per la Ricerca Biomedica Avanzata (CERBA), una vera e propria Citta' della Scienza che -sul modello del National Institute of Health (Nih) di Bethesda, il piu' importante complesso di ricerca biomedica del mondo- realizzera' attivita' di ricerca, formazione e cura.
Verra' creato un centro multidisciplinare per l'oncologia, la cardiologia, la neonatologia e le neuroscienze, dotato di una piattaforma tecnologica comune, che integri ricerca sperimentale e clinica, servizi terapeutici e diagnostici e strutture per la formazione e la cultura scientifica.
Verranno raggruppati nella stessa area i tre principali istituti milanesi operanti nell'oncologia (IEO), cardiologia (Monzino) e neuroscienze (Besta II).
All'attivita' di ricerca, svolta da oltre 500 scienziati, collaborera' anche l'IFOM (Istituto Firc di Oncologia Molecolare) e l'attivita' di formazione sara' svolta dalla SEMM (Scuola Europea di Medicina Molecolare).
Il progetto del Centro e' stato presentato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dal direttore scientifico dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia), Umberto Veronesi, dal presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, e dal sindaco di Milano, Gabriele Albertini.
"La Regione si fara' capofila del progetto di questo Centro -ha affermato il presidente Formigoni - che fara' fare alla ricerca lombarda un salto decisivo per insidiare i modelli statunitensi e giapponesi. In Lombardia -ha aggiunto- abbiamo una rete di centri di eccellenza unica in Europa, a cominciare da circa meta' dei IRCCS italiani. Quello della ricerca inoltre e' uno dei punti prioritari della Giunta lombarda che, nei dieci anni di governo, ha moltiplicato per 50 gli investimenti in ricerca: dai 5 milioni di euro all'anno nel 1995, ai 229 nel 2004".
"Il maggiore punto debole della ricerca biomedica europea oggi -ha sottolineato il prof. Veronesi- e' quello di non disporre di un coordinamento attivo contrariamente a quanto avviene negli Stati Uniti. Bisogna intervenire subito. La medicina molecolare e' il nostro futuro.
"Le grandi innovazioni del futuro, come lo studio delle cellule staminali -ha concluso il prof. Veronesi- si tradurranno in terapie 'trasversali': per il cuore e il sistema circolatorio cosi' come per i tumori, l'Alzheimer e per il Parkinson. La creazione di una Bethesda europea e' un aiuto fondamentale per non perdere le opportunita' piu' innovative di cura offerte per renderle il piu' rapidamente possibile disponibili al maggior numero di cittadini europei".
 
 
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