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 ITALIA - ITALIA - Italia. Letizia Mazzini e la sperimentazione con le staminali
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Notizia 
4 marzo 2004 20:23
 
"Siamo in attesa dell'approvazione da parte dei comitati etici di questi tre ospedali per dare il via alla sperimentazione, per la fase uno il protocollo sulla sicurezza tecnica e' gia' stato autorizzato dall'Istituto", e' la dottoressa Letizia Mazzini che fa il punto sulla sperimentazione dell'autotrapianto di staminali intervistata dal quotidiano l'Unita'. Da neurochirurgo fa la spola tra l'ospedale di Novara e quello di San Giovanni in Bosco di Torino, due dei tre coinvolti nel progetto gia' approvato dall'istituto superiore di sanita', oltre al Regina Margherita. La fase operativa potrebbe partire in primavera, ma trattando si di un argomento ai confini della bioetica non e' solo la burocrazia a frenare le cose.
"Si tratta di autotrapiantare cellule staminali ai pazienti che si sottopongo alla sperimentazione. Le cellule vengono prelevate da un organismo e dopo un trattamento di crescita sono inoculate nello stesso. Il principio e' lo stesso con cui vengono utilizzate nelle altre malattie degenerative, come in quelle della cornea o delle ossa, quando le cellule staminali sostanzialmente riconoscono il danno e provvedono a ripararlo.
Che aspettative avete?
Il sistema nervoso molto complesso, composto da tessuti e da un circuito sofisticato, quindici sono Piu' difficolta' rispetto al loro impiego per altre patologie. Ma e cellule sta minali hanno potenzialita' rigenerative e sostitutive, oltre che per la funzione trofica, sostenendo inoltre le cellule ancora sane dell'organismo colpito dalla malattia".
 
 
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