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 ITALIA - ITALIA - Italia. Lasciateci fare ricerca, lasciateci bruciare all'inferno
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Notizia 
4 marzo 2004 19:57
 
"La nostra misera umanita'" era il titolo di un articolo pubblicato sul quotidiano "l'Opinione delle Liberta'", a firma di Luigi Montevecchi, medico chirurgo, membro dell'associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca scientifica. Ne riportiamo uno stralcio
"Oggi nei dibattiti che affrontano il tema della ricerca sulle cellule staminali embrionali ho l'impressione di rivivere, come un "deja vu", il riformarsi di quegli schieramenti, nessuno dei quali in grado di offrire una soluzione definitiva e convincente. [.]
"Occorre darsi delle regole, bisogna coordinare le ricerche, indirizzarne le applicazioni, ma non si puo' arrestare la ricerca. Il valore della convenzione, quando si tratta di argomenti ai quali non e' semplice dare una risposta certa (quando inizia la vita o la morte...) puo' essere una soluzione. Cosi' come oggi la cessazione dell'attivita' elettrica del cervello segna il limite tra cio' che non e' consentito prima, e cio' che viene accettato dopo (l'espianto del cuore, o del fegato...) sono molti a ritenere che il confine tra cio' che puo' essere fatto e cio' che pone problemi etici possa essere il momento dell'impianto in utero: la sottile linea di confine tra un gruppo di cellule, ancorche' dotate di segnali biologici e di un corredo genetico definito, ed un embrione umano, "uno di noi" appunto, intimamente connesso e percio' a buon diritto elevato a dignita' di individuo (...anche dal punto di vista etimologico del termine...).
E' giusto pensarla cosi'? E' certamente utile. Finche' non si riuscira' a realizzare una sorta di "utero artificiale" in grado di consentire lo sviluppo di una blastocisti al di fuori dell'organismo femminile gli embrioni congelati "soprannumerari" eventualmente donati alla ricerca non hanno alcuna possibilita' di sviluppo, nessuna connessione con la madre, nessuna equivalenza con un embrione gia' annidato in cavita' uterina. Cosi' come un corpo sepolto non puo' far tornare il sorriso a chi e' in lista per un trapianto d'organo, il prezioso patrimonio di cellule staminali embrionali sembra destinato all'autodistruzione, mortificando le aspettative di chi nutre speranza per il futuro laico del nostro piccolo mondo.
Ai cattolici chiediamo di lasciarci la liberta' di bruciare per l'eternita' tra le fiamme di Lucifero, ai laici di lasciarci la nostra misera umanita', fatta di paura delle malattie, ricerca del benessere e perche' no, del piacere terreno. Ci consentano rapporti sessuali liberi da gravidanze indesiderate, lascino agli scienziati il compito di trovare nuove soluzioni per malattie finora incurabili, in una parola, ci facciano vivere meglio".
 
 
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