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 ITALIA - ITALIA - Italia. Insediata la nuova Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria
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27 maggio 2004 19:49
 
Il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha presenziato lo scorso 13 maggio, presso la sede del ministero, all'insediamento della Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria. La Commissione, presieduta dal ministro, ha il compito di elaborare il programma di ricerca sanitaria e proporre iniziative da inserire nella programmazione della ricerca scientifica nazionale e nei programmi di ricerca internazionali e comunitari. Provvedera', inoltre, a selezionare i progetti di ricerca e sperimentazione, ad attuare il monitoraggio delle iniziative di ricerca sanitaria gia' avviate ed a valutarne e diffonderne i risultati.
Il programma di ricerca sanitaria, articolato nelle attivita' di ricerca corrente e finalizzata, e' volto ad individuare gli obiettivi prioritari per il miglioramento dello stato di salute della popolazione; favorire la sperimentazione di modalita' di funzionamento e gestione dei servizi sanitari e di pratiche cliniche e assistenziali e a verificarne l'impatto sullo stato di salute della popolazione; individuare gli strumenti di valutazione dell'efficacia, appropriatezza e congruita' economica delle procedure e degli interventi con particolare riferimento a quelli privi di una adeguata valutazione di efficacia; favorire la ricerca e la sperimentazione volte a migliorare l'integrazione multiprofessionale e la continuita' assistenziale; promuovere l'informazione corretta e sistematica degli utenti e la loro partecipazione al miglioramento dei servizi.
La Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria, presieduta dal ministro della Salute, e' composta dal dott. Giovanni Zotta, Direttore Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica del Ministero della Salute, che ne ha assunto la vicepresidenza, da trenta componenti regionali e ministeriali con diritto di voto e dai rappresentanti istituzionali senza diritto di voto: Prof. Enrico Garaci, Prof. Antonio Moccaldi, Dott.ssa Laura Pellegrini, Dott. Donato Greco, Dott. Romano Marabelli, Prof. Enrico Solcia, Prof. Carlo Caltagirone, Prof. Ezio Lodetti.

"E' un momento "storico" per la Commissione nazionale della ricerca sanitaria, che registra un cambiamento rispetto al passato molto significativo -ha affermato il ministro- Per la prima volta entrano nella Commissione i componenti delle Regioni che in parita' di forze e di pensiero lavoreranno con il Ministero. Gia' da tre anni abbiamo condiviso le linee strategiche della sanita' italiana con le Regioni e questa collaborazione ha dato ottimi risultati. Anche per la ricerca oggi ci muoviamo con la stessa logica".
"La legge sul riordino degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) ha definito l'ambito della ricerca specifico del Servizio Sanitario Nazionale. Questo e' diverso dalla ricerca universitaria e diverso da quella degli Enti di ricerca. La nostra e' una ricerca clinica e traslazionale che ha l'obiettivo preciso di migliorare l'assistenza e di valorizzare il prodotto della ricerca. Sarebbe un errore confondere le carte.
Il Sistema Sanitario Nazionale ha esigenze sue proprie che non sono quelle di altri pregevolissimi Enti, con i quali ovviamente vogliamo collaborare. Abbiamo una missione precisa, diversa dagli altri. Anche questo e' il significato della riforma degli IRCCS, che sta procedendo molto bene. Avremo entro l'estate la trasformazione di diversi IRCCS in Fondazioni. Gli IRCCS sono qualcosa di diverso dalle Aziende Ospedaliere o dai Policlinici Universitari. Assicurano un servizio avanzato e una specificita' precisa. Non si tratta di un Ospedale che fa tutto, ma che svolge alcune attivita' di alto profilo, finalizzate a sostenere la ricerca clinica nazionale.
Un terzo punto riguarda la ricerca, un tempo realizzata attraverso bandi di gara. Un grande numero di temi veniva messo a concorso e questo non ha mai generato nessun importante risultato. Dobbiamo convincerci che questo metodo e' sbagliato. Dobbiamo cambiarlo e per cambiarlo occorre che i temi della ricerca siano pochi; meno sono e piu' incisivo sara' il risultato.
Voi sapete che i finanziamenti sono scarsi poiche' il periodo economico non e' favorevole. Pero' ci si aspetta che migliori; la strada e' gia' tracciata e sara' di grande aiuto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che punteremo su temi che questa Commissione riterra' strategici per il Servizio Sanitario Nazionale.
Se parliamo di malattie degenerative, che gravano pesantemente sulla societa' italiana e non trovano oggi abbastanza sostegno, e' chiaro che queste rappresentano un tema prioritario e quando parliamo di ricerca in quest'ambito, parliamo anche di cellule staminali e di riparazione tissutale. Aree da cui ci si attende che la ricerca possa dare un sostanziale miglioramento alla societa' italiana.
Altro tema da affrontare, sperimentato gia' con successo, e' quello dei cofinanziamenti, che portano a raddoppiare la quantita' di risorse disponibili per la ricerca. Sara' prioritario che ognuno cerchi queste fonti aggiuntive. Inoltre, dobbiamo puntare a progetti strategici top down come quelli dell'Accordo Italia-USA, che stanno procedendo molto bene su oncologia, malattie rare e bioterrorismo.
Nei giorni scorsi ho incontrato il Segretario di Stato statunitense Thompson ed abbiamo deciso di estendere l'Accordo anche alla ricerca sul tema dell'obesita'. Questo ci consentira' di avere un rapporto piu' stretto con i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ed avere l'opportunita' di un'altra immensa area di ricerca, di collaborazione e cofinanziamento, con risorse industriali importanti, non solo italiane, perche' come voi sapete l'obesita' e' un grande problema sociale, che la ricerca non ha ancora sufficientemente affrontato.
Questo tipo di rapporti nella ricerca sono molto utili e strategicamente importanti; il rapporto non sara' solo con gli Stati Uniti; anche con la Cina abbiamo contatti poiche' c'e' un grande interesse da parte di questo Stato a collaborare con noi per quanto riguarda la ricerca farmacologica e non solo.
A settembre andremo in Cina per concretare questo Accordo, che abbiamo siglato domenica scorsa e che apre un immenso potenziale per la ricerca e l'industria italiana. Naturalmente questo non significa mettere in secondo piano la ricerca corrente, che manterremo, ma significa puntare soprattutto sulla ricerca "finalizzata". Dobbiamo quindi puntare a valorizzare le specificita' degli IRCCS, che sono molto diverse dal passato e molto piu' serie.
Dobbiamo ricordare che presto ci troveremo di fronte alla libera circolazione dei pazienti in Europa. Ne abbiamo parlato a Cork con i Ministri della Salute dei 25 Paesi dell'Unione solo due giorni or sono. L'Italia non puo' fare a meno di Centri di Riferimento europei che competano con Centri molto piu' agguerriti dei nostri e la competizione deve avvenire sui risultati, non sull'autoreferenzialita' o sul marketing piu' o meno pulito che si agita intorno. Quindi dobbiamo andare a misurare la qualita', l'outcome.
Il 25 maggio sara' presentata e posta nel sito dell'Istituto Superiore di Sanita' la classifica delle cardiochirurgie italiane, dalla quale si evince che l'Italia vanta risultati tra i migliori del mondo. Su questa strada continueremo con grande determinazione, perche' questo e' un modo per dire all'Europa che il nostro Servizio Sanitario Nazionale e' tra i migliori del mondo occidentale".
 
 
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