testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Innesto di cellule staminali per recuperare occhi malati
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
11 dicembre 2002 21:36
 
Nella prossima primavera si aprira' una nuova frontiera nel settore dei trapianti di cornea nella struttura operativa complessa di Oculistica del Santa Maria della Misericordia di Udine, che, infatti, punta a realizzare per allora un centro per la coltivazione in vitro di cellule staminali corneali e successivo innesto. Si tratta di un progetto ambizioso che, come afferma il direttore Paolo Brusini, permettera' di curare tutti i casi finora non curabili, tutti quei casi in cui le altre tecniche (anche un trapianto tradizionale) non portano a dei risultati e causano problemi di rigetto da parte del malato.
"Stiamo raccogliendo tutta la documentazione necessaria da inviare al ministero della Salute -fa sapere il dottor Brusini dalle pagine del Messaggero Veneto- per avere le certificazioni, il nostro obiettivo e' poter partire entro la primavera del 2003". Sarebbe, inoltre, uno dei primi centri di ricerca del genere in Italia, un punto di riferimento. Finora, infatti, ne esiste uno analogo solamente a Roma. Attualmente in Oculistica si eseguono trapianti di cornea da persone decedute e il paziente, per evitare eventuali reazioni di incompatibilita', e' sottoposto a un trattamento farmaceutico. Con la coltivazione in vitro di cellule staminali della cornea, invece, si risolveranno facilmente diverse patologie non altrimenti trattabili, quali "gravissime causticazioni della cornea con scompaginamento del tessuto corneale dove un trapianto tradizionale non ha possibilita' di successo" indica Brusini. Come? "Se un solo occhio del paziente e' malato -chiarisce il medico-, da quello sano si preleva un piccolo frammento di tessuto localizzato nel limbus (anello che circonda la cornea) e lo si coltiva in modo tale da moltiplicare le cellule staminali e ottenere una membrana. Questa sara' successivamente innestata nell'occhio colpito dalla malattia, che sara' così pronto per affrontare il trapianto senza pericolo di rigetto".
Le basi, comunque, per portare concretamente a compimento il progetto, esistono gia'. "La struttura di Oculistica -precisa il direttore- ha iniziato, in collaborazione con il Policlinico universitario, i primi esperimenti di coltivazione in vitro che hanno prodotto risultati molto buoni e incoraggianti. Sotto questo punto di vista il centro per poter funzionare al meglio necessitera' di una gestione comune fra le due realta' sanitarie e cio' costituira' una fonte di arricchimento. Non rimane che un auspicio: che l'iniziativa, cioe', possa essere avviata di fatto nei primi mesi del prossimo anno".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS