E' guarito dalla talassemia grazie al trapianto di cellule staminali emopoietiche ricavate dal cordone ombelicale della sua gemella, generata da un ovocita diverso da quello del paziente (dizigotica). L'intervento, il primo del genere, e' stato realizzato a Pavia dall'equipe del professor Franco Locatelli, primario della divisione di oncoematologia pediatrica del policlinico San Matteo. Il paziente e' un bambino pugliese di 9 mesi. I suoi genitori sono entrambi portatori sani della talassemia.
Giunta alla decima settimana di gravidanza, la mamma si e' sottoposta a una villocentesi. L'esame ha constatato che il bambino era affetto da talassemia, mentre la sorellina era perfettamente sana e compatibile per un eventuale trapianto di staminali prelevate dal cordone ombelicale. Dopo il parto, avvenuto a febbraio all'ospedale di Bari, il sangue del cordone ombelicale e' stato trasferito alla banca di sangue placentare del Policlinico San Matteo di Pavia, dove e' stato prima crioconservato e poi scongelato al momento del trapianto, effettuato lo scorso 30 ottobre. Ad un mese e mezzo dall'intervento, il bambino e' ora in eccellenti condizioni e pronto a fare ritorno a casa. Pochissimi pazienti sono stati trapiantati per una talassemia in eta' cosi' giovane. Per il professor Locatelli "quel che piu' conta e' che prima del trapianto il piccolo paziente era stato sottoposto a una sola trasfusione di globuli rossi e questo dato per un paziente talassemico e' di assoluta eccezionalita'". "Questo successo trapiantologico -ha aggiunto Luigina Zambianchi, direttore sanitario del San Matteo- e' stato reso possibile dall'eccellente lunga collaborazione tra gli ospedali di Bari e Pavia".