testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Franco Mandelli: leucemie e farmaci intelligenti
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
19 febbraio 2004 18:22
 
Il sogno di tutti gli ematologi e oncologi sta diventando realta': la messa a punto di farmaci intelligenti che mirano al cuore delle cellule malate senza ledere i tessuti sani, permettendo cosi' di curare con piu' efficacia i tumori del sangue come le leucemie, i linfomi e mielomi.
L'affermazione e' di Franco Mandelli, l'ematologo che ha dedicato la sua vita allo studio e alla cura di queste malattie che ha fatto il punto sui progressi delle ricerche dei nuovi medicinali, in occasione della presentazione del manifesto il manifesto AIL, una nuova sfida contro i tumori.
Oggi abbiamo a disposizione nuove molecole che colpiscono quasi esclusivamente le cellule tumorali -ha spiegato Mandelli- senza distruggere quelle sane. Inoltre, grazie ai metodi di diagnosi sempre piu' sofisticati e' possibile definire sottogruppi di malattie tumorali che verranno aggredite con farmaci sempre piu' mirati".
Tre le diverse tipologie di sostanze innovative che "stanno riscuotendo un successo clinico enorme", spiega Mandelli: le molecole differenzianti, cioe' che danno il segnale alla cellula tumorale di maturare e smettere di moltiplicarsi, arrestando cosi' la crescita del tumore. Una di queste sostanze e' scoperta in Cina ed e' in grado di far sopravvivere a cinque anni dalla diagnosi oltre il 70% dei malati.
Alla seconda famiglia appartengono alcuni anticorpi in grado di riconoscere un bersaglio (antigene) che si trova sulla cellula malata e non sulle cellule sane. Uno di questi anticorpi, precisa Mandelli, si chiama anti-CD20, e' efficacissimo contro alcuni linfomi e puo' essere somministrato in associazione con chemioterapici; in questo modo si riesce ad aumentare la cosiddetta sopravvivenza libera da malattia.
C'e' poi una terza classe di composti, che vengono fuori dalla ricerca di base che colpiscono molecole che danno il via alla crescita del tumore. Una nuova sostanza, entrata da poco a disposizione dei medici, blocca un enzima che apre la strada alla leucemia mieloide cronica. La risposta ematologica e' quasi del 100%.
Molte sorprese positive, sottolinea Mandelli, arriveranno da una migliore conoscenza e uso delle cellule staminali che ci permetteranno non solo di effettuare trapianti di midollo piu' efficaci ma anche somministrare cure meno tossiche.
In Italia ogni anno si contano 15 mila nuovi malati di leucemia, il 30-40% dei quali guarisce; gli altri possono pero' sopravvivere dai 5 ai 10 anni grazie alle cure oggi disponibili.
"Alla fine degli anni '60 le cure erano molto limitate e le sopravvivenze molto basse -conclude l'ematologo- oggi le possibilita' di cura dei tumori del sangue sono straordinariamente aumentate; per questo dobbiamo avere la possibilita' di dare ai malati le migliori terapie disponibili in questo momento e non possiamo permetterci di trattare i pazienti in modo non ottimale, privilegiando gli aspetti economicistici rispetto a quelli clinici".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS