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 ITALIA - ITALIA - Italia. Due giornate di sensibilizzazione per i trapianti, la speranza e' nelle staminali
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13 maggio 2004 18:47
 
Cresceranno le donazioni di organi e gli interventi ma per i pazienti esiste un'altra speranza, quella della riparazione del tessuti tramite cellule staminali. Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, durante il suo intervento in occasione della presentazione delle giornate nazionali per la donazione (9 e 16 maggio), invita i malati ad avere fiducia: "devono sapere che nell'arco di qualche anno si potranno riparare tessuti danneggiati oggi irreversibilmente".
Nel 2004 l'Italia potrebbe tagliare il traguardo di oltre 3mila trapianti, se continuera' il trend positivo delle donazioni, in costante aumento dallo scorso anno. E' la previsione sulla base dei dati positivi illustrati da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti. Sono 9 mila, nel nostro Paese, le persone in attesa di un organo nuovo salva-vita. Dal 2003, sottolinea Nanni Costa, "l'Italia occupa stabilmente il secondo posto in Europa per numero di donatori, dopo la Spagna e prima di Francia e Germania. E' un risultato importante, frutto di dieci anni di lavoro". I donatori effettivi sono 18,5 per milione di abitanti (pmp), nel 2004 dovrebbero essere 21 pmp; quelli utilizzati passeranno dagli attuali 16,8 a 19,9 pmp. Se le previsioni saranno confermate, saranno oltre 3.300 i trapianti eseguiti in Italia a fine 2004, 'anno d'oro'. "E' una crescita progressiva -commenta il ministro della Salute- e l'Italia e' ormai fra le prime nazioni al mondo anche per la qualita' degli interventi, con un servizio mediamente uniforme su tutto il territorio. Un sistema trapianti che funziona e' un indicatore della qualita' e dell'efficienza del Ssn". Le indicazioni al trapianto aumentano, la domanda di organi cresce piu' dell'offerta: "abbiamo da investire tanto in ricerca, per migliorare i trattamenti prima e dopo l'intervento, ma soprattutto per dare ai pazienti la possibilita' di 'riparare' i tessuti danneggiati attraverso varie tecniche come l'uso delle staminali autologhe".
Secondo le previsioni per il 2004, le regioni piu' 'generose' sono Lombardia (185 donatori), Piemonte-Valle d'Aosta (139), Veneto ed Emilia Romagna (118). Crescono anche regioni finora fanalino di coda, come Lazio (112 rispetto ai 51 del 2003), Sicilia (48), Puglia (42). Bene il Friuli Venezia Giulia, che passa da 19,5 donatori per milione di abitanti nel 2003 a 38,3 quest'anno. In media si registra un 30% di opposizioni alla donazione dei propri organi dopo la morte, con punte del 75% in Calabria e 50% in Sicilia. L'aumento piu' consistente degli interventi si registra per i trapianti di rene: si stima che passeranno da 1.489 del 2003 a 1.751 del 2004. In crescita anche quelli di fegato, da 867 a 1.044, di cuore (da 317 a 396) e di pancreas (da 77 a 115). Unico passo indietro registrano i trapianti di polmone: secondo le previsioni, si riducono da 65 a 54. I pazienti italiani in lista per un organo nuovo sono 9.142. Ben 6.817 hanno bisogno di un rene, con un'attesa media di piu' di 3 anni che pero', secondo l'Aned (Associazione emodializzati) si allunga in molti casi anche a dieci anni e piu'. E poi 1.253 i pazienti aspettano un fegato, 622 un cuore o cuore e polmone, 232 il pancreas o rene-pancreas con un'attesa media di quasi tre anni, 218 sono in lista per il trapianto di polmone (quasi due anni). Un pullman della solidarieta' sta percorrendo la penisola, fermandosi soprattutto al Sud, mentre locandine e manifesti sui treni sensibilizzano gli italiani alla donazione degli organi. "Dire si' salva vite umane -afferma Aureliana Russo, fondatrice dell'Associazione Marta Russo- ma aiuta anche i familiari ad affrontare con forza e serenita' la separazione dal proprio caro".
 
 
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