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 ITALIA - ITALIA - Italia. In crescita le donazioni di cordoni ombelicali
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Notizia 
24 dicembre 2003 19:03
 
Sempre piu' donne donano il cordone ombelicale: dove esistono le banche in grado di raccogliere e conservare le cellule del cordone cresce la sensibilita' a non sprecare questa risorsa biologica che gia' oggi rappresenta una realta' per il trapianto di midollo e nella terapia delle malattie ematologiche.
Al Policlinico Gemelli di Roma e' attiva da maggio la Banca delle cellule staminali da cordone ombelicale la cui attivita' e' coordinata dal professor Giuseppe Leone, direttore dell'Istituto di ematologia dell'Univesita' Cattolica di Roma, assieme al professor Salvatore Mancuso, direttore del Dipartimento per la Tutela della Salute della donna e della vita nascente.
La Banca, progettata due anni fa, e' entrata in piena fase operativa all'inizio di quest'anno grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma.
Nel corso di un convegno dello scorso 15 dicembre sulle cellule staminali promosso al Policlinico Gemelli in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, sono emerse le prime cifre: la banca ha ormai raccolto e conservato cellule cordonali da 200 cordoni ombelicali ritenuti idonei degli oltre 400 donati. Le donazioni nel corso dell'anno hanno registrato un aumento di circa il 30%.
Intanto la ricerca procede rapidamente e solidi, razionali e scientifici dati sono alla base degli studi in corso per affrontare malattie del fegato e del cuore cosi' come nella neurotraumatologia, nell'angiologia e nella terapia prenatale.
"E' un esempio dell'impegno finanziario profuso dalle fondazioni bancarie per finalita' sociali -ha affermato il segretario generale della Fondazione Franco Parasassi in apertura di questo convegno- i 3,1 milioni di euro stanziati dalla Fondazione per la banca del Gemelli rappresentano il maggior finanziamento per la ricerca effettuato dalle fondazioni bancarie nell'anno in corso".
Un esempio definito da Antonio Cicchetti, condirettore amministrativo per la ricerca dell'ateneo cattolico, di "collaborazione virtuosa tra Universita' e privato no-profit".
Sono 3000 i parti ogni anno al Gemelli e la stretta collaborazione con la Clinica ostetrica e ginecologica consente di poter contare in assoluto su numeri potenziali elevati. Ma ovviamente non tutte le donazioni sono suscettibili di essere messe in banca: "gli adempimenti di legge e i controlli di qualita' fanno si' che solo circa il 30% delle donazioni sia poi di fatto conservato all'interno della banca". Il compito dell'ostetrico consiste non solo nell'incoraggiare la puerpera alla donazione, ma anche verificare che una volta donato, il sangue cordonale sia validato: occorre cioe' sottoporlo agli esami infettivologici, tipizzarlo per definire la compatibilita' per la donazione, e infine conservarlo in azoto liquido.
 
 
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