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 ITALIA - ITALIA - Italia. Il Congresso dell'associazione Luca Coscioni
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Notizia 
3 febbraio 2005 19:47
 
Si e' tenuto a Milano, dal 21 al 23 gennaio, il terzo congresso dell'associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca scientifica. Tutta la documentazione puo' essere rintracciata sul sito clicca qui. Congresso che puo' anche essere rivisto e riascoltato, tutto o in parte, sul sito clicca qui. Riportiamo integralmente gli interventi di Coscioni e Cappato.

Intervento di Luca Coscioni:
Care compagne, cari compagni, care amiche, cari amici,
Rivolgo innanzitutto un saluto a Franco Cuccaro, membro del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni, malato di sclerosi laterale amiotrofica, deceduto a dicembre e un caloroso abbraccio ai genitori e un ringraziamento per averlo accompagnato generosamente e dignitosamente durante gli anni bui della sua malattia.
Care compagne, cari compagni, questi lunghissimi mesi sono stati caratterizzati da un lavoro umano e politico che continuo a considerare vitale. Continua a sorreggermi il valore, il senso e la verita' di una cosi' grande battaglia di liberta' e di civilta', che sta per entrare in una fase molto delicata, valore, senso, verita' del mio, del nostro passato, del presente e del futuro, indispensabili ed indissolubili, valore politico tout court.
E' questo il filo coerente della vita che mi tiene in vita.
Il mio personale appello a sostegno della ricerca scientifica e della sua liberta' risale al dicembre 2000 quando al Comitato Nazionale dei Radicali temevo "le nebbie della demonizzazione e della disinformazione. E nel fitto di queste nebbie -scrivevo- non sara' difficile per il governo e la maggioranza parlamentare proibire, fra le altre cose, anche la clonazione terapeutica, negando cosi' a centinaia di migliaia di malati italiani una concreta speranza di guarigione e costringendoli ad un odioso turismo sanitario".
Da quel momento i miei timori, dinanzi ad uno scenario disarmante, sono divenuti anche quelli dei miei compagni radicali e li abbiamo trasformati in azione politica, a volte armandoci dell'arma non violenta.
Abbiamo avuto la pazienza di credere, con la forza della nostra coscienza storica e con la forza di una nuova coscienza, che l'intelligenza dei cittadini italiani potesse ancora una volta, prevalere su quella di una maggioranza parlamentare che ha legiferato interpretando con presunzione il linguaggio delle coscienze e dei sentimenti del popolo italiano.
Ma se penso che ancora oggi l'Italia si trova agli ultimi posti nella classifica dei paesi che utilizzano le terapie contro la sofferenza, che si occupa poco o nulla del dolore, che fa gesti scaramantici al pensiero dell'istante di pace che spera sia improvviso e senza sofferenza, che e' in forte ritardo nell'incoraggiare le sperimentazioni sulla marijuana terapeutica per la legislazione in materia di stupefacenti che rende difficile e rischiosa ogni iniziativa legata alla cannabis, togliendo ancora una possibilita' di alleviare il dolore a molti malati che non ne hanno altre, la paura almeno per me, almeno per il momento resta.
E non e' quella di vedere la legge sulla fecondazione medicalmente assistita, modificata in Parlamento, quanto piuttosto lo scendere di un silenzio assordante sui 4 quesiti referendari.
Un flagello silenzioso spero non si abbatta sulla vita dei cittadini italiani. Un flagello sostenuto dai mistificatori della vita, da chi vuol porre limiti alla liberta' della conoscenza, alla liberta' di coscienza, alla liberta' di cura, da chi non ti lascia libero ne' di vivere, ne' di morire, ma di marcire come per i 30000 embrioni in soprannumero.
"Se restare e' un rischio, se andare e' un rischio", come mi ha detto Marco Pannella, vuol dire che la battaglia che e' lotta quotidiana per non perdere il filo dei pensieri nel labirinto della mia mente, con l' avanzare della sofferenza e' ancora tanto rischiosa quanto possibile la sua vittoria.
Mai come in questo momento, chiedo a me stesso e a tutti i malati, di non dividere i nostri sforzi, di non isolare in una torre eburnea i nostri sentimenti per orientamenti politici diversi o per pregiudizi non so di che tipo, perche' la sofferenza e le speranze sono le stesse.
E' importante capire che l'Associazione Luca Coscioni non intende celare le istanze di vita, di liberta', dei malati, dei disabili, tra le "varie ed eventuali" dei suoi programmi, perche' e' il suo programma, il suo progetto, il suo impegno e il comportamento nella vita politica da quando si e' costituita.
Nell'immediato la scelta di sostenere e di vivere, con l'Associazione che porta il mio nome, la campagna referendaria a difesa della dignita' umana ed in particolare a difesa del diritto alla salute, alla libera cura, a sostegno della liberta' di ricerca scientifica, non deve essere temuta e percepita come una sorta di arruolamento in un gruppo contrapposto rispetto ad un altro dove trovano sovente manifestazione i propri sentimenti politici.
Questo e' un cammino che deve essere percorso insieme e deve essere chiara la dimensione totale di questo impegno in termini di laicita' dello Stato, per il diritto di esistere dignitosamente che non puo' essere con nulla barattato, non puo' essere valore di scambio di qualche negoziazione, con possibili voti cattolici. Quel che l'Associazione riuscira' a ottenere e a cambiare dipendera' anche dalla forza con cui noi malati sapremo opporci a chi ci vuole muti, imprigionati, condannati e strumentalizzati, a chi ci vuole in silenzio.
Avermi ascoltato oggi piu' di ieri vuol dire aver udito "il silenzio degli assenti" e la voce di "tanti presenti che vivono nel silenzio".


Relazione del segretario Marco Cappato:
LA FORZA NUOVA DI LUCA
Quando tre anni fa Jose' Saramago saluto' la "forza nuova" di Luca Coscioni, comprendemmo meglio come quella "forza"- il corpo e le parole di Luca - fossero in grado di creare l'emozione dell'intelligenza, l'emozione di nuovi obiettivi, di una nuova coscienza della malattia, del dolore e della liberta'.
Luca e' radicale. Lo siamo noi, lo e' questa associazione. Proprio perche' siamo radicali, dobbiamo fare i conti con la fragilita' di quella cosa preziosa che abbiamo messo in piedi con questa associazione, e che e' in pericolo di vita, nel senso che potrebbe vivere in modo dirompente, con effetti sociali e politici rivoluzionari, ma che rischia di interrompersi per mancanza di riscontri esterni, per mancanza di risorse umane e finanziarie, per essere confinati in spazi conquistati a caro prezzo.

Non c'e', qui, Jose' Saramago. Non siamo stati in grado di coinvolgerlo direttamente, e lui ha ritenuto di non potersene occupare, come a volte capita proprio con le cose che riteniamo piu' importanti. Non e' fisicamente presente Luca, anche se lo e' in ogni altro modo possibile. Alla fine i rischi di un viaggio troppo lungo lo hanno costretto a rinunciare. Siamo fragili, appunto, ma quella "forza nuova" della quale scriveva Saramago ritorna evidente ogni volta che e' possibile la conoscenza, che il messaggio raggiunge "altri", come grazie a quanto fatto da Mieli con il numero del Corriere Magazine, o da Jacobelli con la costante attenzione de Il Giorno. Se dovessi riassumere in una frase quello che ritengo il compito della nostra associazione, direi che dobbiamo diffondere il messaggio di Luca, farlo andare oltre i luoghi di chi gia' sa, fargli raggiungere milioni di malati, di disabili, di famiglie. Solo cosi' si puo' evitare che il messaggio si consumi nella ripetizione. Non si tratta, naturalmente, solo di un'opera di divulgazione, ma dell'impegno per affermare il diritto di ciascuno a conoscere per deliberare: sulla malattia, sulle cure, sulla vita.


Confermati al terzo congresso dell'associazione Luca Coscioni, per la liberta' di ricerca scientifica: Luca Coscioni, presidente; Marco Cappato segretario; Maurizio Turco tesoriere. I punti chiave del documento finale votato all'unanimita' dall'Assemblea richiamano:
Congresso Mondiale: L'Associazione fungera' da "segretariato di coordinamento", con i compiti di:
- promuovere nei prossimi mesi iniziative volte a effettuare un adeguato monitoraggio della situazione della liberta' di scienza, conoscenza e coscienza nei singoli Paesi; - favorire confronti sulle questioni scientifiche a questo connesse - eventualmente avanzando proposte da sottoporre alle istituzioni competenti; - avviare iniziative volte a contrastare interessi e posizioni oscurantiste e repressive contrarie alla liberta' di coscienza e di ricerca scientifica;
Referendum: Proseguire, insieme a Radicali italiani, l'impegno per la legalita' della campagna referendaria e per l'affermazione del "SI'" ai quattro referendum abrogativi della legge 40; in particolare a mettere in atto ogni iniziativa necessaria affinche' sia garantito ai cittadini italiani il diritto a conoscere per deliberare, contro i tentativi gia' in corso di vanificare l'appuntamento referendario;
Liberta' di parola: Proseguire la campagna liberta' di parola, impegnando gli organi dirigenti ad ottenere:
- da tutte le Regioni italiane una prima decisione sul potenziamento dei "comunicatori simbolici" per malati e disabili, attraverso l'attivazione di specifiche voci di bilancio e/o un loro piu' efficace utilizzo attraverso una pubblicizzazione capillare e un censimento della domanda;
- dal Governo l'aggiornamento del nomenclatore tariffario per un piu' agevole ed esplicito inserimento dei comunicatori simbolici tra le voci coperte dal Sistema sanitario nazionale.
 
 
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