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 ITALIA - ITALIA - Italia. Carlo Alberto Beltrami: sfogo di un ricercatore
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Notizia 
27 novembre 2003 18:35
 
In Italia la ricerca sta diventando sempre piu' un lusso per i pochi fortunati che riescono a ottenere i finanziamenti necessari a svolgere un lavoro decente. E l'ennesima dimostrazione viene da Udine, dove un gruppo di prestigiosi ricercatori, guidati da Carlo Alberto Beltrami, si e' visto rifiutare per il terzo anno consecutivo i finanziamenti elargiti dalla Commissione di Garanzia Cofin per dei progetti sulle staminali.
Nel 2001 il primo progetto venne definito "meritevole" ma forse non abbastanza per essere sovvenzionato. Il progetto ando' comunque avanti e i risultati vennero pubblicato dal prestigioso New England Journal of Medicine. Idem per il 2002. Oggi il progetto si intitola "Cellule staminali multipotenti: isolamento, caratterizzazione e possibilita' di impiego in tre distinti organi dell'adulto ( cuore, fegato e midollo osseo). Ottimo, ma destinato a rimanere su carta se non dovesse cambiare niente.
Beltrami, stanco della noncuranza con la quale si ammette "non ci sono soldi", ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Commissione e al Ministro per la Ricerca Letizia Moratti con una lettera aperta.
"I risultati delle nostre ricerche sono pubblicati sulle piu' prestigiose riviste internazionali e un numero variabile di giovani collaboratori del mio gruppo e' costantemente occupato ai laboratori del professor Anversa a New York, dai quali ritorna con un bagaglio culturale e di esperienze particolarmente prezioso per andare disperso. Infatti, in quest'ottica abbiamo cercato di ricreare localmente un gruppo di ricerca capace di collaborare in maniera competitiva con il gruppo americano e di portare un contributo originale alla ricerca. Tre bocciature consecutive sono pero' francamente troppe. Questo ulteriore rifiuto mette in difficolta' gravi il mio gruppo, in modo particolare i giovani che, tornati dagli Usa con la speranza di continuare qui un lavoro qualificato, rischiano di dover tornare rapidamente indietro per la mancanza di prospettive locali. Ritengo che tre rifiuti consecutivi a un gruppo che in questi anni ha raggiunto alcuni dei traguardi piu' prestigiosi in un settore di ricerca tra i piu' competitivi sia francamente oltraggioso".

In occasione del 72° Congresso dell'American Heart Association era stata presentata una ricerca del dott. Beltrami che apre nuove frontiere nel campo delle patologie cardiache e delle cellule staminali.
Beltrami collabora attivamente con il prof. Piero Anversa, noto in tutta la comunita' scientifica per le sue scoperte rilevanti sul funzionamento del cuore e sulle possibilita' di rigenerazione dopo infarti o gravi lesioni.
Le due équipe da tempo lavorano sulla possibilita' di aiutare il muscolo cardiaco iniettando delle unita' di staminali eterologhe compatibili per stimolare il cuore stesso a rinvigorire. L'altra possibilita' invece, riguarda i casi meno gravi e la convinzione che anche il cuore stesso possieda una riserva di staminali proprie.
Entro cinque anni forse potranno iniziare le prime sperimentazioni sull'uomo, a base di staminali e fattori di crescita, ma come spiega Anversa, "e' importante non creare false aspettative". Tutti sperano che in questo periodo di tempo si possano raggiungere risultati significativi, e i ricercatori italiani in particolare, sognano che le sperimentazioni possano partire proprio da Udine.
"E' di questi giorni la proposta al consiglio di Facolta' e all'Universita' di istituire un centro interdipartimentale con l'obbiettivo dello studio e l'utilizzo di cellule staminali e meccanismi molecolari per la crescita e la terapia cellulare. Il Centro sarebbe aperto anche all'Ospedale, a tutti coloro che hanno capacita' in questo campo. Potremo coagulare le nostre forse".
Se solo ci fossero i finanziamenti.
 
 
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