testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. All'Universita' di Milano si lavora con le embrionali umane, importate dall'Australia
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
11 novembre 2004 21:52
 
Intervistata dal quotidiano La Stampa, la professoressa Elena Cattaneo svela uno dei paradossi della situazione in Italia: la ricerca sulle staminali embrionali e' vietata farla sugli embrioni italiani, ma da nessuna parte sta scritto che e' impedito importarle dall'estero. E' cosi' che una struttura pubblica come quella dell'Universita' di Milano ha acquistato per un totale di 12 mila dollari due linee di staminali embrionali umane.
Da oltre tre anni, la professoressa Cattaneo, ordinario di farmacologia, e i suoi collaboratori conducono esperimenti su linee cellulari derivate da embrioni umani. "Ci siamo applicati con grande passione e abbiamo notato delle potenzialita' veramente interessanti". "Speriamo di derivare dalle staminali embrionali delle "popolazioni omogenee" di cellule, per cercare di arrivare a tenerle sotto controllo. Ci sono indagini di laboratorio in corso e ci auguriamo di poter completare le informazioni in tempi brevi. Certo, le premesse sono buone". "Siamo ricercatori di base e soprattutto vogliamo capire che cosa regoli queste cellule e il loro differenziamento a neurone. E' importante fare un lungo cammino per mettere in chiaro tutti i meccanismi: partire subito con un trapianto, senza queste cognizioni, e' assurdo. E vale per le embrionali come per le staminali adulte". Vi state occupando di qualche patologia, in particolare? "Sì, della Corea di Huntington, una malattia del cervello. Anche in questo caso, i nostri sforzi sono, innanzitutto, tesi a comprendere perche' si sviluppi la malattia, prima di pensare a trapiantare cellule".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS