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 GIAPPONE - GIAPPONE - Giappone. Clonare una mucca immune dal morbo della Bse
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10 giugno 2004 19:17
 
Annuncio a Tokyo del secondo produttore di birra del Giappone, la Kirin beer: e' stata clonata una mucca immune dal morbo della Bse. Un feto bovino clonato e manipolato geneticamente in modo da venir privato del gene della proteina prionica, e' stato ottenuto dall'azienda in collaborazione con l'impresa americana di biotecnologia Hemateck LLC. Il bovino nascera' all'inizio del 2005 e sara' strutturalmente immune al terribile morbo dell'encefalopatia spongiforme bovina (Bse) che ha sconvolto l'Europa prima, per approdare poi, in Giappone e in Nord America, Canada e Stati Uniti.
Questa mucca non sara' la prima, infatti con la stessa tecnica, dovrebbe nascere alla fine del 2004negli Stati Uniti, grazie agli scienziati del Virginia-Maryland Regional College of Veterinary Medicine (VMRCVM).
Alla Kirin sembra interessare di piu' l'effetto a catena, in caso di successo, sul proprio business principale, che resta quello di riconquistare il posto di numero uno sul mercato giapponese della bionda bevanda alcolica, e sul successo degli sforzi di diversificazione dell'attivita', presenti in tutti i produttori di birra nipponici, nei settore farmaceutico e dei prodotti vitaminici. Perche' l'obiettivo dichiarato del consorzio nippo-americano non e' quello di clonare mucche immuni alla Bse per diffondere sulle tavole di tutto il mondo bistecche e latte sicuri al 100%, ma usarle a scopi farmaceutici e terapeutici, per ottenere farmaci contro malattie come epatite C, polmonite e reumatismi. "Gli allarmi creati tra i consumatori di tutto il mondo dall'epidemia di mucca pazza sconsigliano, benche' in teoria non si vedano problemi di alcun tipo, l'utilizzo di mucche infettate dalla Bse per la produzione di farmaci. Medicine provenienti da organi di animali esenti per definizione dalla Bse saranno subito accettate su scala mondiale", ha detto un portavoce della Kirin.
A chi chiede perche' allora non spingersi subito anche alla produzione di bistecche, il portavoce dell'azienda si limita a rispondere che "la modificazione genetica pone problemi etici delicati e in Giappone siamo molto diffidenti degli alimenti modificati geneticamente. Se la mucca immune fosse destinata alla tavola, saremmo costretti a rivelare tutta la tecnologia impiegata nella clonazione e questo non possiamo farlo".
Anche l'associazione nazionale giapponese degli allevatori di bestiame e produttori di carne e' stata molto cauta davanti all'annuncio. "Potrebbe sembrare una bella notizia per noi produttori, ma credo proprio che passera' ancora molto tempo prima che una tecnologia del genere possa attecchire", ha detto il direttore generale dell'associazione, Soichi Kagawa.
Niente dunque rivoluzione nel breve e nel medio termine tra gli allevatori nipponici. Anche se sono stati colpiti, e duramente, dall'epidemia di Bse, (11 finora i casi accertati di mucca pazza nell'arcipelago, e decine di altri sospetti, in un Paese che fino al 10 settembre 2001 giurava di essere immune dalla malattia) e anche se continua il braccio di ferro con Washington sul blocco totale delle importazioni di carne americana, deciso da Tokyo subito dopo il primo caso di Bse accertato negli Usa alla fine dello scorso dicembre. Con rialzo dei prezzi, visto che il 40% della carne importata dal Giappone proviene dagli Stati Uniti, appena di poco sotto il 45% della carne australiana.
 
 
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