Il Governo tedesco intende organizzare una grande conferenza internazionale destinata a porre i fondamenti scientifici per un divieto su scala mondiale della clonazione umana. Lo ha annunciato la ministra della Ricerca scientifica Edelgard Bulmahn. "Non credo alle affermazioni dei Raeliani, ma la vicenda mostra che dobbiamo accelerare gli sforzi per il divieto. La clonazione umana dev'essere vietata. E' per questo che il Governo intende organizzare in maggio una grande conferenza internazionale sulla clonazione", ha detto il ministro in un'intervista al quotidiano "Berliner Zeitung".
La conferenza di Berlino, alla quale parteciperanno i massimi esperti del settore di tutto il mondo, deve servire a spianare la strada ai negoziati internazionali in sede Onu, negoziati interrotti lo scorso novembre per divergenze sulla portata del bando. "Con questa conferenza" -continua la Bulmahn- "vogliamo dare una solida base scientifica alle trattative in modo per rilanciarle e accelerarle, se tutto andra' bene sara' possibile arrivare al bando entro la fine del 2003". La ministra ha poi dichiarato che e' necessario focalizzarsi sui temi della clonazione riproduttiva, che al momento e' quella che richiede piu' urgenza, per poi ulteriormente analizzare quella terapeutica: "Meglio non caricare troppo i negoziati se vogliamo arrivare presto ad un accordo. Sulla clonazione terapeutica vi sono punti di vista diversi. Pero' se riusciamo ad ottenere un trattato internazionale che proibisca entrambe le clonazioni, riproduttiva e terapeutica, io avro' un atteggiamento aperto".
Da tempo la Germania e' in prima linea nella lotta alla clonazione umana, la Repubblica Federale e' stata tra i primissimi Paesi a vietare questo procedimento. Gia' da un anno Berlino ha varato un'iniziativa comune con Parigi per arrivare al bando Onu della clonazione riproduttiva. Proprio in questi giorni il presidente del Consiglio nazionale etico tedesco (un organo consultivo del Governo federale), Spiros Simitis, ha annunciato un imminente incontro con gli analoghi organi di Francia e Usa per definire una linea comune.