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 GERMANIA - GERMANIA - Germania. La ministra della Giustizia ridisegna il concetto di dignita' umana applicato all'embrione in provetta
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30 ottobre 2003 19:50
 
La ministra della Giustizia, la socialdemocratica Brigitte Zypries, vorrebbe dare un orientamento diverso alla legge sulla tutela dell'embrione. In una conferenza tenuta il 29 ottobre all'Universita' Humboldt di Berlino, la ministra ha sostenuto che gli embrioni in provetta non sono "un mucchietto di cellule qualunque di cui genitori, medici e scienziati possano disporre a piacimento". Tuttavia, ha precisato, l'embrione in provetta non possiede ancora i requisiti essenziali che lo caratterizzerebbero come essere umano. Spiega la signora Zypries: fintanto che l'embrione non e' stato impiantato nell'utero, la sua essenza umana e' "solo una possibilita' astratta", non sufficiente perche' gli si debba "riconoscere dignita' umana" e quindi di soggetto tutelato dalla Costituzione in base al paragrafo 2 dell'articolo 2, che stabilisce "Ogni persona ha diritto alla vita e all'integrita' fisica".
Con questa distinzione tra progetto di vita e vita a tutti gli effetti, la ministra prefigura una modifica della legge sulla tutela dell'embrione in senso meno restrittivo dell'attuale.
La ministra ha tuttavia aggiunto di non essere favorevole alla diagnostica pre-impianto e si e' detta scettica sulla possibilita' che si arrivi ad autorizzare la clonazione terapeutica.
Immediate le reazioni di tutte le forze politiche, per lo piu' negative. Ma il portavoce del Governo, Bela Anda, ha subito precisato che il cancelliere Gerhard Schroeder ha sempre considerato la clonazione terapeutica come difendibile da un punto di vista etico ancorche' a determinate condizioni.
 
 
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