In occasione del BA (British Association for the Advancement of Science) Festival of Science, tenutosi alla University of Exeter dal 6 al 10 settembre, molti scienziati hanno avuto la possibilita' di rendere pubbliche le loro scoperte e le loro speranze dopo lunghi periodi di lavoro.
Tra gli interventi segnaliamo quello del dott. Stephen Minger, del King's College of London, entusiasta dei suoi risultati raggiunti nel campo nelle malattie degenerative come il Parkinson o il diabete.
Spiega Minger: "In Gran Bretagna, e nel mondo in generale, abbiamo raggiunto una scorta sufficiente di linee embrionali, sia in termini qualitativi che quantitativi. I ricercatori di oggi inoltre sanno come far crescere queste linee, curarle e manipolarle senza danneggiarle. Per questo e' necessario permettere la creazione di nuove linee, per garantire un progresso continuativo della ricerca e per migliorare le tecniche che permettono di trasformare la scienza in medicina".
Grazie alla collaborazione con l'HFEA e con l'Assisted Conception Unit i ricercatori del King's College sono riusciti a creare nuove linee embrionali di alto valore scientifico per le loro peculiarita'. "Una linea e' stata prodotta da un embrione localizzato dalla diagnosi pre-impianto, un portatore di fibrosi cistica. Mentre i campioni animali che hanno questa malattia non presentano la stessa sintomatologia degli esseri umani, una linea embrionale cosi' rara ci permette di individuare le anomalie tipicamente umane. Individuando il problema si vedono le soluzioni possibili, dalle terapie geniche a quelle cellulari".
Per Minger la strada da percorrere e' quella che porta alla globalizzazione della ricerca e all'espansione controllata del progresso tecnologico. "Nel giro di qualche anno in Gran Bretagna il numero di scienziati che si occupava di staminali e' passato da una manciata di nomi a piu' di 60 personalita' competenti. Il Governo, quando ti sostiene, da' l'imput necessario al proseguimento degli obbiettivi scientifici".