Il tumulto nella legislazione francese, per bandire i simboli religiosi dalle aule scolastiche e dagli ospedali, e il silenzio sulla clonazione terapeutica, preoccupano il Cardinale di Lione, Philippe Barbarin. Di questi temi ha parlato al Santo Padre durante un'udienza a Roma, i primi giorni di febbraio. Un comunicato stampa del Vaticano, riporta quanto affermato dal prelato. "Per alcuni mesi, la societa' francese e' stata attraversata da discussioni sul laicismo dello Stato, in particolare sul divieto dei simboli religiosi, delle diverse comunita'. Il Vescovo di Francia e' contrario -e l'ha dichiarato- alla legge in discussione (che successivamente e' stata approvata, ndr)". "Anche all'interno delle comunita' cristiane -continua il testo- ci sono differenti opinioni, ed e' chiaro che la legge non e' in grado di soddisfare tutte le nostre domande. Ma il dibattito non sereno. E' importante che sia compreso anche il punto di vista dei cristiani, numerosi in Francia, i quali vogliono vivere in accordo con i loro insegnamenti. In gioco c'e' l'integrazione di tutte le componenti sociali, interne, alla nazione. Sono spaventato dal silenzio che circonda la nuova legge sulla bioetica. E' forse segno di indifferenza? Come e' possibile che i deputati cattolici votino una legge (e' stata proposta una revisione della legge sulla clonazione del 1994, ndr), che non rigetta, in maniera chiara, la clonazione e che dice, implicitamente, che l'embrione umano non e' altro che materiale di laboratorio, permettendone l'uso a fini terapeutici? Abbiamo sufficienti conoscenze mediche, per sapere se realmente queste terapie rispondono alle speranze dei malati, e dei loro familiari. L'embrione umano non e' una cosa. La situazione e' scandalosa, perche' la legge francese assicura "il rispetto per ogni essere umano, dall'inizio della vita", ma allora -conclude Barbarin- che significato hanno queste parole?".