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 COREA DEL SUD - COREA DEL SUD - Corea del Sud. Grazie alle staminali cordonali riparata lesione al midollo spinale
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9 dicembre 2004 17:15
 
Una donna paralizzata da 20 anni e' tornata a camminare in seguito a un intervento con cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale. L'intervento e' stato eseguito nella Corea del Sud, nell'universita' di Chosun, della citta' di Kwangju.
Utilizzando le cellule immature prelevate dal sangue del cordone ombelicale, i ricercatori sono riusciti a riparare la lesione al midollo spinale provocata 20 anni fa da una caduta. La donna, Hwang Mi-Soon, che oggi ha 37 anni, era presente alla conferenza stampa nella quale i ricercatori hanno reso pubblico il risultato. In quell'occasione la donna ha mosso alcuni passi, con l'aiuto di un carrello per la deambulazione.
Sebbene i ricercatori sudcoreani riconoscano che si tratta del primo successo di questo tipo mai registrato al mondo, sono cauti e ritengono che il loro risultato debba essere valutato con attenzione e che occorrono ulteriori verifiche da parte di esperti internazionali. La ricerca clinica non e' stata ancora pubblicata su nessuna rivista scientifica internazionale.
I ricercatori che hanno eseguito l'intervento sono comunque ottimisti e considerano il risultato ottenuto un significativo salto in avanti verso la possibilita' di riparare lesioni del midollo spinale. Ritengono inoltre che l'uso delle cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale offrirebbe anche un netto vantaggio dal punto di vista etico, superando i problemi oggi posti dalla ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Quelle aperte dal risultato ottenuto sulla donna sono speranze fondate, secondo uno dei ricercatori, Song Chang-Hoon. "Siamo stati tutti sorpresi dai rapidi miglioramenti della paziente", ha aggiunto.
Davanti alle telecamere la donna si e' alzata dalla sedia a rotelle e si e' trascinata sulle sue gambe, facendo pochi passi avanti e indietro, sostenendosi al carrello per la deambulazione. "E' gia' un miracolo per me. Non avrei mai sperato di poter stare di nuovo in piedi", ha detto.
Le cellule staminali del cordone ombelicale vengono prelevate subito dopo il parto e immediatamente congelate. Sono cellule multipotenti, ossia sono in grado di differenziarsi in un numero limitato di cellule adulte, mentre le cellule prelevate dall'embrione sono totipotenti, possono cioe' maturare in qualsiasi direzione.
Poter utilizzare le cellule prelevate dal cordone ombelicale vuol dire, attualmente, essere in grado di superare almeno due grandi difficolta' tecniche: vanno identificate le cellule compatibili con quelle del paziente destinato a riceverle e occorre individuare il punto esatto in cui iniettare le cellule staminali, ha osservato il presidente della Hisostem, la banca di sangue del cordone ombelicale di Seul, Han Hoon.
Nell'intervento eseguito in Corea del Sud sono state superate entrambe le difficolta': sono state identificate cellule compatibili con quelle della donna e iniettate in corrispondenza della lesione del midollo spinale.
Essere riusciti a superare entrambe queste difficolta' ed avere ottenuto un primo grande successo "e' stato proprio un caso. Abbiamo bisogno di piu' esperimenti e di piu' dati", ha ammesso un altro degli autori dell'intervento, Oh Il-Hoon. "Credo che esperti di altri Paesi stiano conducendo esperimenti simili e accumulando dati prima di rendere pubblici i risultati ottenuti".
Una radiografia che evidenzia la frattura netta del midollo spinale. Il trapianto di cellule staminali e la paziente che, con le lacrime agli occhi, muove i primi passi aiutata da un deambulatore. Questo il contenuto del video 'shock', approdato su Internet: clicca qui. Nel sito sono state anche raccolte le dichiarazioni, per lo piu' scettiche, di alcuni esperti del mondo della ricerca: Angelo Vescovi, condirettore del centro di studio delle cellule staminali del San Raffaele di Milano, Sergio Aito, direttore dell'unita' spinale dell'ospedale di Careggi (Firenze) e membro della commissione scientifica della Societa' medica Mondiale delle lesioni midollari (ISCoS) e Alfredo Gorio ricercatore dell'universita' degli Studi di Milano.
A diffondere il video e' Fabrizio Bartoccioni, 27enne romano, paraplegico da 10 anni, dopo un tuffo in piscina. "Non possiamo gridare al miracolo perche' per farlo dovremmo prima accertarci che il caso si sia davvero verificato. Sicuramente non ha precedenti: per la prima volta c'e' un video e una persona che si mostra in una conferenza stampa muovendo i primi passi". "Quel che e' importante e' che se ne parli. La nostra e' infatti una patologia diffusa ma purtroppo priva di un'identita' forte".
Fabrizio Bartoccioni sostiene che in Italia sono oltre 100.000 le persone para e tetraplegiche, e che ogni giorno nel nostro Paese si hanno ben 3 casi di trauma midollare. "Tuttavia non c'e' un censimento che dica con esattezza quante sono le persone che soffrono di questo problema. E anche l'assenza di questo dato testimonia quanto questa realta' sia sommersa". Per questo, si e' fatto promotore della 'Giornata nazionale lesioni midollari'. "Potrebbe essere un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere fondi per la ricerca italiana in questo campo". Fabrizio crede profondamente nella ricerca 'made in Italy' e nelle potenzialita' dei nostri studiosi. "I nostri ricercatori sono dei veri e propri luminari, ma purtroppo in questo Paese mancano fondi. Potremmo trovare diversi modi per promuovere la campagna, l'importante e' che ci venga data la possibilita' di far sentire la nostra voce, sono certo che la gente si fermerebbe ad ascoltare".
 
 
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