Connessioni nervose del midollo spinale che sembravano essere perse per sempre sono state "restaurate", grazie alle cellule staminali, in 12 paraplegici e tetraplegici. Lo studio, fatto da ricercatori dell'Universita' di San Paolo, Usp, e' riuscito "solo" a far riacquistare parte della sensibilita' di membra paralizzate da anni.
"Questo apre prospettive enormi", dice l'ortopedico Tarcisio Barros della Facolta' di Medicina che gia', con la coordinatrice dello studio Erika Kalil, sta pensando ad allargare il gruppo dei 30 pazienti che dall'anno scorso ha ricevuto l'iniezione di cellule staminali nella zona lesionata del midollo. "Siccome ciascuno di loro ha ricevuto le cellule staminali in momenti diversi, non vorrei escludere che anche altri non possano presentare miglioramenti piu' tardi", ha precisato Barros.
Le staminali utilizzate nello studio erano cellule adulte, prelevate dallo stesso paziente, evitando cosi' il rischio di rigetto.
"Tutti i pazienti presentavano una situazione stabile, nessun movimento e nessuna sensibilita'", dopo un po' di mesi, alcuni di questi pazienti hanno riacquistato parte della sensibilita'. La psicologa e pubblicitaria Mara Gabrilli, 36 anni e tetraplegica da nove anni per un incidente automobilistico, racconta di avere sentito il dolore nel momento in cui le veniva fatta una stimolazione elettrica, cosi' come ha riacquistato la sensazione del tatto. "E' meraviglioso", racconta al quotidiano Folha de S.Paulo la Gabrilli, che coordina l'Ong Projeto Proximo Passo, un'associazione che offre sostegno ai disabili fisici e che sostiene la ricerca con le cellule staminali.
Lo studio lascia aperte ancora molto domande a cui gli stessi ricercatori non sanno dare delle risposte, neppure se sono state le staminali a ricostruire i ponti nervosi nelle zone lesionate oppure sono state le staminali a stimolare il passaggio degli impulsi nervosi. Lo studio verra' presentato a San Paolo in occasione dell'Incontro Internazionale sulle Cellule Staminali, e in seguito verra' pubblicato.