Ricercatori dell'Universita' di San Paolo di Riberão Preto stanno per fare partire una procedura innovatrice contro il diabete di tipo 1, che colpisce particolarmente bambini e adolescenti. L'idea e' quella di "azzerare" il sistema di difesa difettoso dell'organismo dei pazienti e rifarlo con le cellule staminali prelevate dal midollo osseo e in grado di assumere le diverse funzioni.
A coordinare la ricerca su 12 pazienti -che dovrebbe partire a meta' dicembre- sara' il medico Julio Cesar Voltarelli, della Facolta' di Medicina (FMRP-USP).
Precedenti esperienze dell'équipe sono confortanti nei risultati: Voltarelli e i suoi colleghi hanno utilizzato la tecnica delle staminali in pazienti con malattie autoimmuni, in stato avanzato. Tra i 22 pazienti trattati -con Lupus e sclerosi multipla-, 16 hanno presentato dei miglioramenti.
Per ragioni ancora non chiare, i soggetti con il diabete di tipo 1 soffrono una specie di guerra all'interno del proprio organismo. Le cellule del sistema immunitario, che dovrebbero proteggere l'organismo, attaccano le cellule del pancreas che producono insulina, fino ad eliminarle. "E' diverso dal diabete di tipo 2, in cui cio' che avviene e' una specie di esaurimento: le cellule sono ancora la', ma dovrebbero produrre molto di piu', in generale per problemi di obesita'", spiegano i ricercatori.
Quindi l'idea e' quella di applicare questa tecnica su pazienti a cui sia stato appena diagnosticato il diabete di tipo 1. Il primo passo e' di utilizzare degli immunosoppressori (farmaci in grado di bloccare il sistema di difesa), cosi' da guadagnarsi una tregua nell'attacco al pancreas. Poi arriva il momento delle cellule staminali prelevate dal midollo osseo dello stesso paziente, che stimolate vengono raccolte e quindi reinserite. L'operazione ricorda cio' che succede nel computer quando si blocca, e che ha bisogno di essere azzerato per tornare a funzionare.