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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. Le staminali olfattive sostituirebbero quelle embrionali, una ricerca finanziata dalla Chiesa
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31 marzo 2005 20:42
 
Ricercatori della Griffith University di Brisbane, Queensland, hanno appena reso noto i risultati di un progetto di quattro anni, in cui sono riusciti a coltivare cellule staminali dalla mucosa olfattiva, l'organo del naso da cui dipende il senso dell'odorato. Lo studio, indica che le cellule della mucosa olfattiva possono fornire tutto cio' che promette di offrire la ricerca con cellule embrionali, ma senza gli effetti collaterali, sia medici sia etici.
I risultati resi noti dal vicedirettore dell'Istituto per i trattamenti cellulari e molecolari dell'Universita', Alan Mackay-Sim verranno pubblicati dalla rivista Developmental Dynamics. In dichiarazioni rilasciate alla radio ABC, il professor Mackay ha spiegato come le cellule staminali olfattive possono essere prelevate e coltivate facilmente e sono capaci di trasformarsi in cellule del cuore, del cervello, dei nervi, in quasi ogni tipo di cellule dell'organismo. E questo senza i problemi di rigetto o di formazione di tumore, che si possono verificare in un caso su cinque, quando vengono iniettate nel corpo cellule staminali embrionali.
La ricerca e' stata finanziata in parte dall'Arcidiocesi della Chiesa Cattolica di Sydney con 50 mila dollari australiani, e l'arcivescovo George Pell si e' impegnato a presentare il lavoro in Vaticano come soluzione alternativa delle staminali embrionali, il cui uso e' condannato dalla Chiesa, ma e' permesso in Australia.
"Sembra infatti -ha sottolineato il ministro della Salute australiano Tony Abbott- che sia possibile arrivare ottenere staminali pluripotenti da cellule adulte, senza ricorrere all'uso di embrioni". Ottenendo, attraverso la mucosa olfattiva, delle cellule che, secondo gli scienziati della Griffith University, potrebbero condurre alle cure di malattie come il Parkinson e lesioni del midollo spinale.
Il cardinale Pell si dice convinto che questa ricerca fornira' "un contributo enorme". "Saro' lieto di comunicare i primi risultati all'Accademia pontificia delle scienze a Roma, per accelerare gli esami scientifici e poi diffondere la notizia del successo", ha aggiunto, dicendosi disposto a contribuire al progetto con ulteriori fondi della Chiesa cattolica.
 
 
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