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Spagna. Il Parlamento chiude dibattito sull'eutanasia e respinge legalizzazione
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Articolo di Vera Gutierrez Calvo
17 ottobre 2007 0:00
 
"Non esiste un sentire sociale maggioritario che esiga questa riforma legale. E' precipitoso". Il PSOE ha utilizzato quest'argomento -ricorrente da quando e' al Governo- per giustificare il suo rifiuto alla legalizzazione dell'eutanasia. I socialisti non spiegano, pero', perche' nelle legislature precedenti sostennero iniziative simili, ne' perche' all'inizio del mandato appoggiarono la creazione di una sottocommissione di studio che non e' mai riuscita a vedere la luce.
Con i voti di PSOE, PP e CiU, ieri il Parlamento ha respinto l'ennesima proposta di IU-ICV di depenalizzare la "morte dignitosa". "Non hanno avuto coraggio ne' la volonta' politica. Hanno solo ceduto alla pressione dei settori piu' arcaici della societa' per non perdere alcuni voti", e' il rimprovero della deputata di IU-ICV, Carmen Garcia ai colleghi socialisti. "Il PSOE ha barato", ha aggiunto Rosa Maria Bonas di ERC. Questo gruppo e quello Misto sono stati gli unici ad appoggiare l'iniziativa; il PNV si e' astenuto pur condividendo la ratio della questione. Il disegno di legge prevedeva di modificare l'articolo 143.4 del Codice Penale per includere questa frase: "Sara' esente da pena chi, attraverso atti necessari o di cooperazione attiva, permetta, propizi o faciliti la morte degna e senza dolore di un'altra persona, su sua richiesta esplicita, libera ed inequivocabile, nel caso in cui soffra di una malattia grave che la porti necessariamente alla morte o che le produca gravi sofferenze permanenti e difficili da sopportare e che, essendo permanente, la renda incapace di procurarsela da se stessa".
"La vita e' un diritto, non un dovere. Depenalizzare l'eutanasia non e' fomentare l'eutanasia, bensi' accettare una realta' su cui concorda il 76% degli spagnoli, secondo un'indagine del CIS dell'anno 2006", ha argomentato Garcia. Bonas ha ricordato che, mentre i legislatori continuano a non trovarsi d'accordo, la scienza avanza e i mezzi per allungare la vita -o la sofferenza di un malato terminale- aumentano. Ad ambedue ha risposto la socialista Pilar Grande. Ha evitato di parlare delle precedenti risoluzioni del suo gruppo, ma ha voluto mettere in chiaro una cosa: "Il PSOE non aveva nel suo programma elettorale la depenalizzazione dell'eutanasia. Questo Governo non ha nessun impegno al riguardo" E, rispetto alla "morte degna", ha difeso il "no all'accanimento terapeutico davanti alla morte"; essa ha bisogno di piu' cure palliative e del diritto dei pazienti (gia' riconosciuto dalla legge attuale) di rifiutare il trattamento. "Molti malati cessano di chiedere l'eutanasia quando gli si applicano cure palliative. Questo ci sta bene". Mario Mingo, del PP e medico di professione, ha condiviso l'opzione di rafforzare le cure palliative contro quella dell'"omicidio eutanasico".

Tratto da El Pais del 17 ottobre 2007; traduzione di Rosa a Marca
 
 
 
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