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Il Presidente del Cile Bachelet propone una legge sul diritto dei malati a morire
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Articolo di Pietro Yates Moretti
17 marzo 2006 0:00
 
Il Presidente della Repubblica Michelle Bachelet ha annunciato lo scorso 15 marzo di voler riproporre una legge sui diritti e doveri del malato per dare la facolta' al paziente di chiedere di morire e se accettare o meno qualsiasi tipo di cura.
La proposta di legge include il diritto del paziente ad autorizzare o rifiutare qualsiasi intervento nel caso in cui sia in fase terminale, a cui rimane poco da vivere o quando le cure possono solamente prolungare l'agonia. Inoltre, viene riconosciuto il testamento biologico nel quale il paziente potra' esprimere nel pieno delle proprie facolta' mentali con quale metodo morire qualora divenga incapace di comunicare o le condizioni di salute peggiorino.
A seguito dell'annuncio di Bachelet si e' aperto nel paese il dibattito sull'eutanasia e sul suicidio assistito, che alcuni accusano il Presidente di voler legalizzare. Accusa respinta dal ministro della Salute Maria Soledad Barria, che ha ribadito come la normativa proposta riguardi solamente il diritto del paziente a rifiutare il trattamento medico: "Tutti hanno il diritto di decidere se sottoporsi ad un intervento chirurgico e di essere informati dei rischi".
Perche' la proposta non fallisca, il Governo dovra' rivisitare attentamente tutti i punti del progetto di legge, in maniera da attrarre il consenso di gran parte di coloro che interverranno sulla questione, dalla Chiesa Cattolica al Collegio Medico e i parlamentari.
A riguardo, il presidente del Collegio Medico, Juan Luis Castro si e' detto disposto a rivedere il testo della proposta di legge insieme al Governo e ha ribadito che la sua associazione sostiene i diritti dei malati.
Sull'iniziativa presidenziale e' intervenuto anche il rappresentante della Sociedad Americana Clinica Oncologica, Jorge Gallardo, dicendo che una persona maggiorenne ha il diritto di decidere come passare gli ultimi giorni della propria vita: "Credo che sia una buona idea legiferare e dare la priorita' al paziente che decide all'ultimo momento cosa fare della propria vita. Se qualcuno pensa che la propria dignita' debba essere mantenuta, e che questa dignita' sia basata su certe caratteristiche, entro certi limiti, questa deve essere rispettata". Il senatore della Democacia Cristiana Mariano Ruiz Esquive ha apprezzato l'iniziativa del Presidente ed il dibattito che ne e' nato: "E' molto positivo che se ne parli e che si ponga la questione etica, in quanto la riforma della sanita' implica un cambio culturale importante".
Ma il direttore del Instituto Salud y Futuro della Universidad Andres Bello, Hector Sanchez, ha messo in guardia su un possibile impatto negativo della legge qualora non venisse applicata correttamente. "Se esaminiamo l'esperienza di altri paesi, non e' necessaria una legge per rispettare i diritti del malato. E dato che in Cile non abbiamo esperienza in materia, sarebbe meglio stabilire delle linee guida che siano sottoscritte da tutti e applicate in ogni ospedale pubblico".
Il progetto di legge giace nel Congresso dal 2001, anno in cui fu presentato dall'allora ministro della Salute Bachelet.
 
 
 
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