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Mortalita' infantile: Italia "nazista" come e piu' dell'Olanda?
L'eutanasia di un dibattito (2)
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Articolo di Pietro Yates Moretti
1 aprile 2006 0:00
 
Dei 200.000 bambini nati in Olanda ogni anno, circa 1.000 muoiono nel primo anno di vita. Per circa 600 di questi neonati, il decesso e' preceduto da una decisione medica sul fine vita.*

Questa e' la frase citata insistentemente da parte di giornalisti e ministri della repubblica sui quotidiani e nei dibattiti televisivi per ribadire la mostruosita' della legge olandese in tema di eutanasia infantile. Basandosi su questa frase, il quotidiano Il Foglio pubblicava lo scorso 9 marzo un articolo dal titolo "L'Olanda ora vuole anche il primato dell'eutanasia. Su mille bambini morti entro il primo anno ben seicento hanno a che fare con la decisione di un medico". Nel corpo dell'articolo, la frase succitata viene successivamente cosi' spiegata:
"Tradotto: il 60 per cento della mortalita' infantile in Olanda ha un'origine intenzionale. Ritradotto: e' in corso un olocausto medico sul quale l'Unione europea fa finta di niente".
Detta cosi' non si puo' non essere d'accordo col severissimo giudizio de Il Foglio, del suo Direttore, e del ministro Carlo Giovanardi, che aveva bollato come "nazista" la legislazione olandese sull'eutanasia.
Per chi non fosse ancora d'accordo, traduciamo noi la "ritraduzione" de Il Foglio, cercando di seguirne logicamente il ragionamento:
1. in Olanda la mortalita' infantile potrebbe essere ridotta del 60 per cento se non fosse per il fatto che i medici olandesi causano "intenzionalmente" la morte dei neonati;
2. se invece dei medici olandesi ci fossero quelli italiani -che operano in un regime di assoluto divieto di eutanasia- morirebbero soltanto 400 bambini su 200.000 che nascono ogni anno;
3. senza il contributo di morte dei neonatologi e pediatri olandesi, il tasso di mortalita' neonatale in Olanda scenderebbe al 2 per mille.
Nei prossimi giorni spiegheremo perche' questa "traduzione" del Il Foglio e le accuse mosse alla legislazione olandese si basano su una lettura superficiale e metodologicamente poco onesta. Per ora prendiamola per buona un istante e ragioniamo per assurdo insieme ai preoccupatissimi giornalisti de Il Foglio: escludendo l'intervento "intenzionale" dei medici olandesi, la mortalita' infantile "non intenzionale" o "involontaria" in Olanda e' del 2 per mille. Paragoniamo ora questo dato con quello dell'Italia, un Paese dove la mortalita' infantile puo' essere per legge esclusivamente "involontaria", in quanto ai medici e' assolutamente vietato praticare quello che Il Foglio e Giovanardi chiamano "olocausto" ed "infanticidio".
Ebbene, secondo i dati ufficiali del ministero della Salute, il tasso di mortalita' infantile in Italia e' del 4,9 per mille, con punte del 7,33 per mille in Sicilia, Puglia e Basilicata.
Traduzione: il tasso di mortalita' infantile "involontaria" in Italia e' superiore del 60% rispetto a quello olandese. Ovvero, il tasso di mortalita' infantile italiano e' pari al tasso di mortalita' olandese complessivo (incluso quindi l'"infanticidio" intenzionale da parte dei medici nord europei). E' anche da sottolineare che il tasso di mortalita' in alcune regioni del sud Italia (Sicilia, Puglia, e Basilicata) e' quasi quattro volte superiore a quello olandese "involontario" e 50% superiore al tasso di mortalita' olandese complessivo. Come e' possibile tutto questo?
Le cause plausibili possono essere solo due (sempre dando per buona la "traduzione" de Il Foglio):
1. anche in Italia i medici praticano clandestinamente l'eutanasia infantile;
2. la carenza delle nostre strutture sanitarie e/o la scarsa preparazione dei nostri neonatologi e pediatri rispetto a quella dei medici olandesi.
In entrambi i casi ci troviamo di fronte a quello che Il Foglio definirebbe un "olocausto". Anche nel caso della seconda ipotesi, infatti, la causa avrebbe origini artificiali, create dall'uomo, "intenzionali". I bambini italiani continuano a morire a seguito di una scelta ben precisa, quella di non dare priorita' all'assistenza sanitaria infantile. Che la colpa dell'arretratezza del nostro sistema sanitario ricada sui medici, sugli amministratori, o sui politici, poco cambia. Ricordiamolo, l'Italia e' fra i Paesi piu' industrializzati e ricchi del mondo, piu' della stessa Olanda. Non esiste altra giustificazione per la carenza del nostro sistema sanitario se non la trascuratezza e/o l'incapacita' di coloro che amministrano la sanita' italiana.
In conclusione, a tutti coloro che hanno espresso orrore ed indignazione dopo la lettura dell'articolo de Il Foglio e' necessario ricordare che quello che viene da loro definito "olocausto" infantile viene praticato -in pari misura- anche nel loro Paese. In alcune regioni del sud la portata dell'"olocausto" supera di gran lunga quello olandese. A differenza pero' dei genitori olandesi -che sono stati interpellati dai medici prima di commettere atti degni di un regime nazionalsocialista-, i genitori italiani non hanno avuto alcuna scelta. I loro figli muoiono indipendentemente dalle loro prospettive di vita. In molti casi sono morti e moriranno sicuramente bambini che avrebbero potuto condurre una vita lunga e normale se fossero nati in un Paese con un'assistenza sanitaria piu' efficiente... magari al pari di quella olandese.
Tutto questo e' particolarmente necessario ricordarlo a coloro che hanno funzioni di Governo e che, come tali, hanno la facolta' di intervenire, governando, sulla situazione sanitaria italiana. Non basta "essere contro" qualcosa, ma e' necessario "proporre" e soprattutto "fare" qualcosa. Altrimenti si corre il rischio di apparire non tanto come "cattolici integralisti" (espressione usata dal ministro degli Esteri olandese per descrivere Giovanardi), quanto invece come volgari ipocriti.

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* Eduard Verhagen e Pieter J.J. Sauer, "The Goningen Protocol - Euthanasia in Severely Ill Newborns", New England Journal of Medicine X (2005): 959. Qui la traduzione integrale dell'articolo.
 
 
 
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