testata ADUC
Germania. Fino a quando una persona deve rimanere paziente?
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Rosa a Marca
3 aprile 2007 0:00
 
Dibattito parlamentare sul testamento biologico

Il 29 marzo, il Bundestag (Camera dei deputati) ha dibattuto delle disposizioni del paziente, ossia del testamento biologico. Cio' significa che, per la prima volta, le volonta' del malato potrebbero ottenere dignita' di legge. Se non che, fin da subito, sono emerse le differenze riguardo ai casi in cui la persona potra' decidere, in maniera vincolante, se e come essere curata. Quest'aspetto ha marcato le tre ore e mezzo di discussione generale. La legge, sulla quale i deputati saranno chiamati a decidere senza vincolo d'appartenenza, difficilmente sara' pronta prima del 2008. Le Chiese e i Centri per malati terminali, pur salutando il fatto che la politica si occupi della questione, hanno avanzato obiezioni nel merito.
La ministra della Giustizia, Brigitte Zypries (SPD), ha appoggiato la proposta dell'esperto giuridico del suo partito, Joachim Stuenker, secondo cui, la volonta' del paziente dev'essere sempre tenuta in considerazione -non importa se espressa nel momento dell'urgenza o con largo anticipo. Stuenker ha detto che la Costituzione "garantisce il diritto alla vita, ma non si pronuncia sul dovere di vivere". La sua proposta e' condivisa anche da molti deputati liberali dell'FDP. Opposta l'idea del responsabile per Union, Wolfgang Bosbach: le disposizioni del paziente hanno validita' unicamente nei limiti di una malattia terminale ed irreversibile. L'argomento addotto e' che non e' sempre chiaro se la volonta' espressa in periodo anteriore sia ancora valida, per cui, nel dubbio, la priorita' dev'essere data alla salvaguardia della vita. La sua proposta e' sostenuta da vari parlamentari di SPD, FDP, Verdi.
Attualmente sono circa otto milioni i testamenti biologici redatti in Germania. Al riguardo, la deputata dei Verdi, Irmingard Schewe-Gerigk, ha parlato delle paure che ci sono dietro a quelle disposizioni. I sondaggi indicano che la maggioranza delle persone interpellate desidera morire senza soffrire e in ambiente familiare. In effetti, il timore di molti e' che nelle case di cura non sia possibile vivere dignitosamente e che negli ospedali non si possa morire con dignita'. Anche Bosbach e la ministra Zypries hanno fatto notare come la medicina contemporanea, con le sue molteplici possibilita', susciti tante paure. Per alcuni parlamentari, come Wolfgang Zoeller (CSU) o l'esponente di sinistra Monika Knoche, la cosa migliore da fare sarebbe regolamentare il meno possibile; basterebbe fissare singole norme per pochi casi specifi. Altri, come il deputato dei Verdi Reinhard Loske o Hubert Hueppe della CDU, si chiedono addirittura se sia utile legiferare in materia. In precedenza, gli Ordini dei medici avevano spiegato che i molti quesiti concernenti il fine vita non sono risolvibili per via legislativa. Ma l'opinione piu' diffusa resta quella dell'opportunita' di dare una forma valida al testamento biologico. La deputata SPD, Carola Reimann, ha chiesto direttive piu' rigide: le disposizioni sul fine vita dovrebbero essere redatte in forma scritta, aggiornate con regolarita', e ogni volta accompagnate da una consulenza medica. Contrari Bosbach ed altri, secondo cui sarebbe opportuno invece ridurre gli obblighi.
Humanistische Union e Deutsche Hospiz Stiftung vedono di buon occhio che il legislatore s'impegni a chiarire la questione, pero' ritengono inadeguati i progetti presentati, e la proposta Bosbach sarebbe addirittura un passo indietro, secondo Humanistiche Union. La Chiesa evangelica e' favorevole, e il suo maggiore responsabile, Wolfgang Huber, parlando con Neue Presse, ha indicato come criterio principale che "la malattia porti irrimediabilmente alla morte". La Conferenza episcopale ha invece sottolineato che il testamento biologico va interpretato, e che bisogna tener conto anche delle dichiarazioni orali.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Eutanasia - Articolo - Germania. Fino a quando una persona deve rimanere paziente?

testata ADUC
Germania. Fino a quando una persona deve rimanere paziente?
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Rosa a Marca
3 aprile 2007 0:00
 
Dibattito parlamentare sul testamento biologico

Il 29 marzo, il Bundestag (Camera dei deputati) ha dibattuto delle disposizioni del paziente, ossia del testamento biologico. Cio' significa che, per la prima volta, le volonta' del malato potrebbero ottenere dignita' di legge. Se non che, fin da subito, sono emerse le differenze riguardo ai casi in cui la persona potra' decidere, in maniera vincolante, se e come essere curata. Quest'aspetto ha marcato le tre ore e mezzo di discussione generale. La legge, sulla quale i deputati saranno chiamati a decidere senza vincolo d'appartenenza, difficilmente sara' pronta prima del 2008. Le Chiese e i Centri per malati terminali, pur salutando il fatto che la politica si occupi della questione, hanno avanzato obiezioni nel merito.
La ministra della Giustizia, Brigitte Zypries (SPD), ha appoggiato la proposta dell'esperto giuridico del suo partito, Joachim Stuenker, secondo cui, la volonta' del paziente dev'essere sempre tenuta in considerazione -non importa se espressa nel momento dell'urgenza o con largo anticipo. Stuenker ha detto che la Costituzione "garantisce il diritto alla vita, ma non si pronuncia sul dovere di vivere". La sua proposta e' condivisa anche da molti deputati liberali dell'FDP. Opposta l'idea del responsabile per Union, Wolfgang Bosbach: le disposizioni del paziente hanno validita' unicamente nei limiti di una malattia terminale ed irreversibile. L'argomento addotto e' che non e' sempre chiaro se la volonta' espressa in periodo anteriore sia ancora valida, per cui, nel dubbio, la priorita' dev'essere data alla salvaguardia della vita. La sua proposta e' sostenuta da vari parlamentari di SPD, FDP, Verdi.
Attualmente sono circa otto milioni i testamenti biologici redatti in Germania. Al riguardo, la deputata dei Verdi, Irmingard Schewe-Gerigk, ha parlato delle paure che ci sono dietro a quelle disposizioni. I sondaggi indicano che la maggioranza delle persone interpellate desidera morire senza soffrire e in ambiente familiare. In effetti, il timore di molti e' che nelle case di cura non sia possibile vivere dignitosamente e che negli ospedali non si possa morire con dignita'. Anche Bosbach e la ministra Zypries hanno fatto notare come la medicina contemporanea, con le sue molteplici possibilita', susciti tante paure. Per alcuni parlamentari, come Wolfgang Zoeller (CSU) o l'esponente di sinistra Monika Knoche, la cosa migliore da fare sarebbe regolamentare il meno possibile; basterebbe fissare singole norme per pochi casi specifi. Altri, come il deputato dei Verdi Reinhard Loske o Hubert Hueppe della CDU, si chiedono addirittura se sia utile legiferare in materia. In precedenza, gli Ordini dei medici avevano spiegato che i molti quesiti concernenti il fine vita non sono risolvibili per via legislativa. Ma l'opinione piu' diffusa resta quella dell'opportunita' di dare una forma valida al testamento biologico. La deputata SPD, Carola Reimann, ha chiesto direttive piu' rigide: le disposizioni sul fine vita dovrebbero essere redatte in forma scritta, aggiornate con regolarita', e ogni volta accompagnate da una consulenza medica. Contrari Bosbach ed altri, secondo cui sarebbe opportuno invece ridurre gli obblighi.
Humanistische Union e Deutsche Hospiz Stiftung vedono di buon occhio che il legislatore s'impegni a chiarire la questione, pero' ritengono inadeguati i progetti presentati, e la proposta Bosbach sarebbe addirittura un passo indietro, secondo Humanistiche Union. La Chiesa evangelica e' favorevole, e il suo maggiore responsabile, Wolfgang Huber, parlando con Neue Presse, ha indicato come criterio principale che "la malattia porti irrimediabilmente alla morte". La Conferenza episcopale ha invece sottolineato che il testamento biologico va interpretato, e che bisogna tener conto anche delle dichiarazioni orali.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS