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Gb. Morte assistita, verso nuove linee guida per gli infermieri
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Articolo di Redazione
19 maggio 2009 0:00
 
 Gli infermieri britannici hanno riportato un aumento esponenziale di richieste di suicidio assistito da parte di pazienti gravemente malati e dei loro parenti.
Il Royal College of Nursing e' stato costretto ad annunciare nuove linee guida su come gestire tali richieste.
Il Segretario generale dell'organizzazione Peter Carter ha detto: "I pazienti stanno gia' chiedendo informazioni sul suicidio medicalmente assistito agli infermieri. La Rnc emanera' nuove linee guida per aiutare i professionisti a gestire queste situazioni. Le linee guida includeranno informazioni sull'attuale legge e prevederanno un aggiornamento costante degli infermieri sugli aspetti psicologici di tali richieste e sui trattamenti di fine vita disponibili per chi chiede di morire".
Le linee guida ribadiranno che e' illegale per un infermiere fornire informazioni ai pazienti su come togliersi la vita. Ma non saranno scritte fino alla prossima estate, dopo la conclusione di un iter di consultazioni fra tutti gli associati.
L'annuncio giunge quando il Royal College sta prendendo in considerazione una nuova presa di posizione sul suicidio assistito e sull'eutanasia, pratiche a cui attualmente si oppone.
Il direttore del College Howard Catton ha spiegato che le linee guida si sono rese necessarie a causa del crescente numero di richieste dopo i numerosi casi come quello di Daniel James, il 23enne giocatore di rugby che si e' recato presso la clinica svizzera Dignitas per togliersi la vita dopo essere rimasto completamente paralizzato.
Il professor Martin Johnson, della scuola di infermeria dell'Universita' di Salford, ha detto: "Gli infermieri hanno bisogno di essere maggiormente informati su cio' che e' legale e cio' che e' illegale per meglio informare a loro volta i pazienti".
Secondo Johnson, ogni anno in Gran Bretagna hanno luogo circa 900 suicidi assistiti perche' alcune persone piu' istruite sono riuscite a capire come circumnavigare la legge. Ma e' improbabile che siano state assistite da personale medico, spiega Johnson, in quanto cio' e' assolutamente illegale.
Ma per un portavoce del ministero della Salute, queste linee guida non s'hanno da fare, visto che c'e' poco da informare su cio' che e' illegale.
 
 
 
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19 maggio 2009 0:00
 
 Gli infermieri britannici hanno riportato un aumento esponenziale di richieste di suicidio assistito da parte di pazienti gravemente malati e dei loro parenti.
Il Royal College of Nursing e' stato costretto ad annunciare nuove linee guida su come gestire tali richieste.
Il Segretario generale dell'organizzazione Peter Carter ha detto: "I pazienti stanno gia' chiedendo informazioni sul suicidio medicalmente assistito agli infermieri. La Rnc emanera' nuove linee guida per aiutare i professionisti a gestire queste situazioni. Le linee guida includeranno informazioni sull'attuale legge e prevederanno un aggiornamento costante degli infermieri sugli aspetti psicologici di tali richieste e sui trattamenti di fine vita disponibili per chi chiede di morire".
Le linee guida ribadiranno che e' illegale per un infermiere fornire informazioni ai pazienti su come togliersi la vita. Ma non saranno scritte fino alla prossima estate, dopo la conclusione di un iter di consultazioni fra tutti gli associati.
L'annuncio giunge quando il Royal College sta prendendo in considerazione una nuova presa di posizione sul suicidio assistito e sull'eutanasia, pratiche a cui attualmente si oppone.
Il direttore del College Howard Catton ha spiegato che le linee guida si sono rese necessarie a causa del crescente numero di richieste dopo i numerosi casi come quello di Daniel James, il 23enne giocatore di rugby che si e' recato presso la clinica svizzera Dignitas per togliersi la vita dopo essere rimasto completamente paralizzato.
Il professor Martin Johnson, della scuola di infermeria dell'Universita' di Salford, ha detto: "Gli infermieri hanno bisogno di essere maggiormente informati su cio' che e' legale e cio' che e' illegale per meglio informare a loro volta i pazienti".
Secondo Johnson, ogni anno in Gran Bretagna hanno luogo circa 900 suicidi assistiti perche' alcune persone piu' istruite sono riuscite a capire come circumnavigare la legge. Ma e' improbabile che siano state assistite da personale medico, spiega Johnson, in quanto cio' e' assolutamente illegale.
Ma per un portavoce del ministero della Salute, queste linee guida non s'hanno da fare, visto che c'e' poco da informare su cio' che e' illegale.
 
 
 
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