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Francia. Telefilm su caso Humbert riapre dibattito sull'eutanasia
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Articolo di Rosa a Marca
14 dicembre 2007 0:00
 
Il segretario nazionale alla solidarieta' e all'handicap dell'UMP, Philippe Juvin, sottolinea gli effetti perversi della legalizzazione dell'eutanasia, proponendo piuttosto di rendere effettiva la legge Leonetti sul fine vita.
A riproporre la questione e' stato il telefilm trasmesso alcuni giorni fa sul caso Humbert. Philippe Juvin, che e' anche direttore dei servizi d'urgenza dell'ospedale Beaujon (Hauts-de-Seine), nonche' vicepresidente del consiglio generale di Hauts-de-Seine, il 10 dicembre ha sostenuto, in un comunicato, che l'eutanasia mediante iniezione letale e' "la linea rossa continua da non superare". Ha affermato inoltre che la legalizzazione dell'eutanasia lascerebbe i malati "ancora piu' soli di fronte allo sconforto e alla sofferenza" e farebbe "sparire la nozione di fiducia tra medico e malato". "Domani, se il medico disponesse (...) del diritto d'eutanizzare, si sarebbe liberi di parlargli?", si e' chiesto. "Ci si espone a non curare piu' la ragazza di 20 anni che ha tentato di suicidarsi prendendo dei medicinali e che avrebbe espresso la volonta' di morire...". A inquietarlo sono anche i "rischi di devianza", qualora degli "imperativi economici (...) rendessero ragionevoli le decisioni d'iniezione letale", citando "i vecchi che occupano i letti di un servizio" o "i malati troppo costosi". Ritenendo che i francesi temano la sofferenza e l'accanimento terapeutico, Juvin propone di potenziare le unita' di cure palliative e d'aiutare e sostenere di piu' le famiglie e il personale curante. A proposito della legge Leonetti del 22 aprile 2005 sui diritti dei malati e il fine vita, che vieta l'accanimento terapeutico, egli propone di rendere effettiva la legge "garantendone l'applicazione". In un dibattito organizzato dall'associazione per il diritto a morire con dignita' (ADMD) lo scorso marzo, il deputato Jean Leonetti (UMP) ha ammesso che la legge e' "poco applicata" e che meriterebbe piu' decreti per farla "passare" e "spiegarla".
Prima di diventare presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy aveva evocato, all'inizio di febbraio, un'eventuale legalizzazione dell'eutanasia, per poi ricredersi e pronunciarsi, a fine marzo, contro una nuova legge. Dal canto suo, la ministra della Sanita', dopo aver ascoltato la testimonianza di Maia Simon, che in settembre aveva beneficiato di un suicidio medicalmente assistito in Svizzera, dichiarava di non chiudere la porta a un'evoluzione della legge Leonetti, ma che prima di un'altra normativa bisogna fare un bilancio di questa.
 
 
 
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