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Dr. Kevorkian: obiettivo non e' morte ma fine sofferenza
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Articolo di Pietro Yates Moretti
28 gennaio 2008 0:00
 
Il dottor Jack Kevorkian ha sorpreso molti fra i cinque mila presenti al suo primo discorso pubblico dalla sua scarcerazione. Kevorkian, 79 anni, ha passato quasi dieci anni in carcere per aver assistito un paziente a morire.
Il medico era stato invitato molti mesi fa dall'Universita' della Florida, invito che aveva provocato le proteste di molte associazioni ultrareligiose, dalla Chiesa Cattolica a quella evangelica. Numerose marce di protesta e sit-in hanno avuto luogo nelle scorse settimane affinche' fosse impedito a Kevorkian di parlare.
Durante il suo discorso, Kevorkian ha detto di essere contrario alla legge dell'Oregon sul suicidio medicalmente assistito, che prevede che il paziente sia in grado di autosomministrarsi i farmaci letali. Da tempo, sostiene infatti che l'assistenza alla morte debba essere considerata una procedura medica, con l'intervento diretto del medico per poter assicurare un passaggio indolore ed immediato.
"Deve essere un servizio medico. E' l'unico modo per controllarlo. Tutto cio' che si deve fare e' chiamarlo un trattamento sanitario, legittimamente, ed il medico assistera' il paziente cosi' come fa con qualsiasi altra procedura."
Ed ha continuato: "Il mio obiettivo non e' procurare la morte, sarebbe folle. Il mio obiettivo e' porre fine alla sofferenza". Kevorkian ha ricordato alcuni casi famosi di morte assistita, tra cui quella dello scrittore Mark Twain, dello psicologo Sigmund Freud e del re d'Inghilterra Giorgio V.
Ma la sorpresa e' arrivata quando il medico si e' scagliato contro i colleghi cattolici, il giuramento di Ippocrate e la religione. Kevorkian ha detto che il giuramento di Ippocrate "non fu mai dibattuto durante gli anni universitari e nessuno del suo corso ha mai giurato niente. Non e' un giuramento della scuola di medicina; si giura alleanza a tutti gli dei e le dee, gli dei pagani e greci. Che senso ha oggi una cosa del genere?". Ha poi aggiunto che il giuramento di Ippocrate fu il prodotto di una piccola setta pitagorica contraria all'antica pratica medica di aiutare i pazienti terminali a morire. "Il solo giuramento che abbiamo, l'unica etica che esiste in medicina e' l'etica religiosa, e la religione non e' altro che mitologia inventata e basata sulla politica della paura. Un medico limitato dal dogma non e' un vero medico; dovrebbe fare il prete". "Pensano che la vita sia sacra. Io non mi sento sacro, francamente. Ho la vita ma non mi sento sacro".
 
 
 
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