testata ADUC
Australia. Nitschke continua a sfidare la legge contro il suicidio assistito
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
10 maggio 2007 0:00
 
Philip Nitschke, medico che da anni si batte per la legalizzazione dell'eutanasia, ha ammesso di aver usato email criptati per dare consigli ai pazienti su come togliersi la vita.
Durante un workshop ad Adelaide lo scorso 1 maggio, Nitschke ha detto che i telefoni e internet della propria organizzazione, Exit International, sono sotto controllo da parte delle autorita' e che i messagi di posta elettronica criptati sono lo strumento migliore per evitare di essere spiati.
Ha invitato i partecipanti ad usare un sito internet, conosciuto con il nome di Hushmail, che trasforma le normali email in una serie di lettere scollegate che puo' decifrare solo il destinatario.
"Se qualcuno mi manda una email in cui mi chiede quante pillole deve prendere, violerei immediatamente la legge in vigore sul suicidio se rispondessi", ha detto.
"Se dicono esattamente la stessa cosa in un messaggio criptato e fornisco loro la risposta in un messaggio criptato, la possibilita' di essere scoperto sono ridotte di molto".
La legge federale in vigore in Australia vieta la divulgazione di qualsiasi informazione sul suicidio via internet o per telefono. La legge fu approvata principalmente per impedire ad Exit International di offrire consigli su come suicidarsi.
Nitschke ha anche confessato che con il proprio avvocato parla solo dalle cabine telefoniche pubbliche per non essere intercettato. "La mia opinione sulla legge sul suicidio? Un vulnus al prezioso principio della liberta' di espressione, e si', ovviamente l'ho violata".
Infine, il medico ha invitato i partecipanti ad acquistare via internet il suo nuovo libro "The Peaceful Pill Handbook", messo all'indice dalle autorita' australiane lo scorso febbraio, in cui si offrono consigli pratici su come togliersi la vita. "Penso che anche in questo caso si violi la legge. E posso immaginare che se il libro venisse intercettato alla dogana, la persona che lo ha ordinato potrebbe non ricevere il libro", ha detto il medico australiano. "Penso che alcune leggi siano scritte cosi' male e siano frutto di ragionamenti cosi' poveri che occasionalmente e' necessario opporvisi. Ed e' questo il caso".
L'incontro era a porte chiuse ma, da quanto riportano le agenzie, Nitschke avrebbe dato dimostrazioni pratiche sui diversi metodi per togliersi la vita senza lasciare tracce o coinvolgere il convivente.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Eutanasia - Articolo - Australia. Nitschke continua a sfidare la legge contro il suicidio assistito

testata ADUC
Australia. Nitschke continua a sfidare la legge contro il suicidio assistito
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
10 maggio 2007 0:00
 
Philip Nitschke, medico che da anni si batte per la legalizzazione dell'eutanasia, ha ammesso di aver usato email criptati per dare consigli ai pazienti su come togliersi la vita.
Durante un workshop ad Adelaide lo scorso 1 maggio, Nitschke ha detto che i telefoni e internet della propria organizzazione, Exit International, sono sotto controllo da parte delle autorita' e che i messagi di posta elettronica criptati sono lo strumento migliore per evitare di essere spiati.
Ha invitato i partecipanti ad usare un sito internet, conosciuto con il nome di Hushmail, che trasforma le normali email in una serie di lettere scollegate che puo' decifrare solo il destinatario.
"Se qualcuno mi manda una email in cui mi chiede quante pillole deve prendere, violerei immediatamente la legge in vigore sul suicidio se rispondessi", ha detto.
"Se dicono esattamente la stessa cosa in un messaggio criptato e fornisco loro la risposta in un messaggio criptato, la possibilita' di essere scoperto sono ridotte di molto".
La legge federale in vigore in Australia vieta la divulgazione di qualsiasi informazione sul suicidio via internet o per telefono. La legge fu approvata principalmente per impedire ad Exit International di offrire consigli su come suicidarsi.
Nitschke ha anche confessato che con il proprio avvocato parla solo dalle cabine telefoniche pubbliche per non essere intercettato. "La mia opinione sulla legge sul suicidio? Un vulnus al prezioso principio della liberta' di espressione, e si', ovviamente l'ho violata".
Infine, il medico ha invitato i partecipanti ad acquistare via internet il suo nuovo libro "The Peaceful Pill Handbook", messo all'indice dalle autorita' australiane lo scorso febbraio, in cui si offrono consigli pratici su come togliersi la vita. "Penso che anche in questo caso si violi la legge. E posso immaginare che se il libro venisse intercettato alla dogana, la persona che lo ha ordinato potrebbe non ricevere il libro", ha detto il medico australiano. "Penso che alcune leggi siano scritte cosi' male e siano frutto di ragionamenti cosi' poveri che occasionalmente e' necessario opporvisi. Ed e' questo il caso".
L'incontro era a porte chiuse ma, da quanto riportano le agenzie, Nitschke avrebbe dato dimostrazioni pratiche sui diversi metodi per togliersi la vita senza lasciare tracce o coinvolgere il convivente.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS