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 ITALIA - ITALIA - Carceri e coronavirus. Antigone: per gestione ordinaria fuori 10 mila detenuti
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Notizia 
21 marzo 2020 19:35
 
Per arrivare a una "gestione ordinaria" nei penitenziari, servirebbe una diminuzione della popolazione carceraria pari almeno a 10 mila detenuti. Questa la previsione di Alessio Scandurra, coordinatore dell'osservatorio di Antigone, il quale fa notare che, in tal modo, si arriverebbe ai numeri "della capienza regolamentare". In carcere, oggi, ci sono piu' di 59 mila detenuti - qualche giorno fa erano oltre 61 mila - a fronte di circa 50 mila posti disponibili. "Non possiamo stimare quale sia il numero per garantire la sicurezza in questa fase di emergenza sanitaria - afferma Scandurra interpellato dall'AGI - cosi' come il governo al momento non sa quanto debbano restare chiuse le scuole. E' chiaro pero' che in un ambiente sovraffollato, in condizioni igieniche precarie e con tante persone con patologie la situazione puo' essere molto grave". Se non vi fossero braccialetti elettronici disponibili, il bacino di detenuti che potrebbero accedere alle misure sulla detenzione domiciliare previste dal decreto Cura Italia e' di "circa due-tremila", osserva Scandurra, "tenuto conto che sono 4 mila le persone in carcere per scontare pene inferiori ai 6 mesi. Sarebbe importante - sottolinea il coordinatore dell'osservatorio di Antigone - anche pensare in modo mirato a coloro che sono particolarmente a rischio per situazioni sanitarie: al momento abbiamo registrato una sensibilita' dei magistrati di sorveglianza su questo punto".
 
 
 
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