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WTO E CONSUMATORI
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Comunicato 
30 novembre 1999 0:00
 


BENE IL COMMISSARIO BYRNE CHE CENTRALIZZA IL RUOLO DEI CONSUMATORI, E CHE MANTIENE I DIVIETI ALLA CARNE USA AGLI ORMONI.
MA PERCHE' HA LEVATO L'EMBARGO ALLA CARNE BRITANNICA ANCORA IN SOSPETTO "MUCCA PAZZA"? DUE PESI E DUE MISURE?

Firenze, 30 Novembre 1999. Si e' aperto a Seattle il summit del Wto, l'organizzazione mondiale del commercio, e il commissario europeo per la sanita' e i consumatori, l'irlandese David Byrne, ha posto le politiche in difesa dei consumatori allo stesso livello di quelle per la liberalizzazione degli scambi commerciali. Nello stesso tempo ha ribadito il divieto europeo all'importazione delle carni Usa agli ormoni, perche' non ci sarebbe ancora sicurezza in materia. "Un rapporto dello scorso marzo ha individuato un ormone cancerogeno e cio' e' stato sufficiente a decidere che sarebbe prematuro togliere il divieto": queste le parole pronunciate dallo stesso commissario.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Siamo soddisfatti che il commissario Byrne abbia preso impegni e posizioni precise in questo senso, specialmente in quel contesto -Wto- dove ci si confronta in un ambito che oggi e' dominante rispetto a produzione e distribuzione di prodotti alimentari, e dove il confronto fra tecniche e risultati delle analisi per la sicurezza sono ancora molto differenti e, spesso, campo minato per gli stessi accordi commerciali.
A fronte di questa attenzione, pero', ci torna veramente ostica la posizione del commissario Byrne e della Commissione nel suo insieme rispetto alla carne britannica e a "mucca pazza". Di fronte ai dubbi francesi -documentati- e al perdurare dell'epidemia in Gran Bretagna (documentato dagli stessi britannici), si e' preferito considerare solo cio' che era favorevole alla revoca dell'embargo, scaricando tutta la sicurezza sulle etichette che indicheranno la provenienza del manzo disossato: una scelta che non ha levato i dubbi, ma che, oltre a maggiore informazione, ha solo certificato la diminuzione del pericolo.
Cosa c'e' di diverso rispetto alla carne Usa agli ormoni? Noi non riusciamo a coglierlo.
Non solo, ma ci sembra che si usino due pesi e due misure a discapito della sicurezza dei consumatori: il dubbio che l'embargo verso la carne britannica sia stato levato piu' per decisione politica al fine di buoni rapporti che per altro, diventa piu' grande. Nei confronti degli Usa la Ue ha da far pagare un po' di barriere commerciale protezionistiche di quel Paese per l'importazione di diversi prodotti europei, per cui -per fortuna dei consumatori- e' rigida sui criteri di sicurezza; ma cosi' non e' con la Gran Bretagna che -pur se in dimensione e misura diversa dagli altri Paesi aderenti all'Ue- sta partecipando al processo d'integrazione europea; e per questo -il prezzo- lo devono pagare i consumatori?
 
 
 
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