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PERICOLO MUCCA PAZZA
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Comunicato 
23 marzo 2000 0:00
 


IL MINISTERO NON SVOLGE IL SUO SERVIZIO DI PREVENZIONE. INTERVENGA IL PARLAMENTO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

Firenze, 23 Marzo 2000. Il settimanale Vita ha messo in circolazione i risultati di uno studio dell'Universita' di Torino, da cui si evince che il fenomeno e' tutt'altro che sotto controllo, in particolare in Italia.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Non siamo nuovi a questi appelli per la prevenzione dell'estensione della morbo della mucca pazza all'uomo, ma i risultati di Torino sono non solo preoccupanti, ma allarmanti.
Per renderci conto della gravita' basti pensare che siamo ancora ad un progetto di monitoraggio che e' al vaglio del ministero della Sanita': quello stesso ministero che in passato, di fronte ai nostri molteplici solleciti, ha sempre risposto rigirandoci i suoi impegni in sede comunitaria, senza entrare nel merito della specifita' italiana, completamente sordi alle ricerche e analisi del Governo francese che, invece dicevano il contrario.
Inoltre secondo l'Ue in Italia dovrebbero verificarsi 235 casi l'anno, ma ne sono stati individuati 101, perche', come dicono i ricercatori dell'Istituto zooprofilattico di Torino, "da noi non si conoscono perche' non si cercano".
E' d'obbligo ricordare che da noi i sospetti ci sono (l'ultimo il caso di una persona a Pistoia), e che degli stessi non si e' saputo se erano allarmismi o primi sintomi. E come se nulla fosse, sono riprese le prime importazioni di carne britannica con tanto di autorizzazione da parte del ministero della Sanita'.
Tutto questo mentre a Bruxelles si plaude sul fatto che la Germania -non sappiamo dietro a quali ricatti e pressioni politiche- si e' decisa a levare quell'embargo sulla carne britannica che, insieme alla Francia, aveva mantenuto nonostante le disposizioni comunitarie dell'agosto dell'anno scorso.
A questo punto e' chiaro che il ministero della Sanita' non ci garantisce il suo servizio di prevenzione.
Per questo e' necessario un intervento del Parlamento a cui rivolgiamo un pressante appello perche' condanni cio' che non sta accadendo in termini di prevenzione
 
 
 
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