L’Enac
è intervenuta ieri sera per dirci che secondo lei dal 3 giugno i vettori aerei non possono decidere loro se rimborsare un volo annullato esclusivamente con un voucher, ma che spetta al viaggiatore decidere se vuole i soldi o meno (1).
Meglio tardi che mai? Certo. Ma è un tardi che lascia con l’amaro in bocca perché le cose che dice Enac sono valide sempre, anche prima del 3 giugno, perché il diritto europeo ha sempre valore superiore a quello nazionale, così come rilevato già da Antitrust e dalla Commissione Ue che sta per aprire una procedura d’infrazione contro il nostro Paese.
Comunque, Enac o non Enac, la situazione non cambia perché la legge italiana è sempre la stessa. Voli e prodotti turistici di cui non si fruisce più causa Covid-19, continuano ad essere un mezzo che ogni singolo malcapitato ha utilizzato per finanziare gli operatori del settore.
Aduc continua a consigliare chiunque a pretendere il rimborso in denaro.
Qui le indicazioni
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