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MUCCA PAZZA:
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Comunicato 
11 novembre 2000 0:00
 

QUALCUNO STA CERCANDO IL MORTO
A QUALE CORPORAZIONE E' STATA VENDUTA LA SALUTE DEI CONSUMATORI ITALIANI?
RIBADIAMO CHE DI FRONTE ALL'INCOSCIENZA DELLE AUTORITA', L'UNICA RISPOSTA DEI CONSUMATORI E' NON MANGIARE CARNE BOVINA.
SE AL MINISTERO NON RIVEDRANNO LE LORO DECISIONI SAREMO COSTRETTI A DENUNCIARLI PER ATTENTANTO ALLA SICUREZZA PUBBLICA. Firenze, 11 Novembre 2000. La gazzetta ufficiale del 10 novembre pubblica un decreto del ministero della Sanita' sulla questione mucca pazza. Oltre ad una serie di norme per definire le parti a rischio degli animali infetti, e come rimuoverle durante macellazione, stoccaggio e distruzione, conclude dicendo che dal 1 aprile 2001 ci saranno delle restrizioni alle importazioni di prodotti di origine animale con materiale a rischio tranne da Paesi che diano adeguate garanzie.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Allibiti. E' la minima reazione che ci viene nel leggere la parte finale di questo decreto: 1 aprile 2001! Vuol dire che tutto quello che sta succedendo in Paesi come la Francia non conta, cosi' come non contano i morti della Gran Bretagna, e non contano neanche le minime conoscenze che si hanno del virus, che parlano di periodi piu' o meno lunghi di incubazione, che poi sono smentiti da morti di giovanissimi ….. insomma non conta il fatto che si sa poco o nulla sulla trasmissione all'uomo della malattia bovina. 1 Aprile 2001: fra oltre cinque mesi, forse, ci saranno delle restrizioni, e senza neanche sapere quali Paesi che -dando "adeguate garanzie"- non saranno colpiti da queste restrizioni.
Abbiamo l'impressione che al ministero, nonostante le buone partenze dell'attuale gestione (che comunque non giustificano il nulla delle gestioni precedenti) stanno cercando il morto, anzi i morti: gli sviluppi dell'epidemia e la sua piu' frequente trasmissione all'essere umano, non sono elementi sufficienti per creare le condizioni, in Italia, di una prevenzione ferrea? A quale corporazione di produttori o lavoratori e' stata venduta la salute e la sicurezza degli italiani, per scegliere una data cosi' lontana in modo da smaltire quelle scorte dove, per esempio, ci sono quasi un milione e mezzo di mine vaganti, altrimenti noti come bovini francesi?
Speriamo sia solo una svista del ministero, e gli diamo un po' di giorni per riprendersi, altrimenti saremo costretti a chiedere l'intervento dell'autorita' giudiziaria per attentanto alla salute pubblica.
 
 
 
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