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MUCCA PAZZA E SUPERFICIALITA'
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Comunicato 
16 settembre 2000 0:00
 


E' LA STESSA CHE FU USATA NEI CONFRONTI DELL'HIV/AIDS

Firenze, 16 Settembre 2000. I mezzi d'informazione e la comunita' scientifica italiani -con una sola eccezione, un quotidiano di rilevanza nazionale- hanno e stanno ignorando la notizia, come se non li riguardasse. Si tratta della possibilita' di trasmettibilita' della variante umana del morbo della mucca pazza (Bse) attraverso il sangue. Una ricerca pubblicata ieri sulla rivista scientifica The Lancet ha illustrato i risultati di un esperimento fatto su degli ovini da un Istituto di Edimburgo, con risultati positivi.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ieri abbiamo chiesto al ministro della Sanita' di bloccare tutte le importazioni di plasma da Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Portogallo e Danimarca (che sono i Paesi dove il morbo e' piu' diffuso), e non ci sembra di aver chiesto chissache' di lunatico, visto che, per esempio, in Usa e Canada, chi ha soggiornato per piu' di sei mesi in Gran Bretagna, non puo' donare sangue, ed e' una misura in vigore da molto tempo, quindi antecedente la scoperta di ieri.
L'unica opinione che abbiamo letto e' del premio Nobel della medicina Carleton Gajdusek (scopritore di malattie in questo ambito) che, in una conferenza all'Universita' di Napoli, ha minimizzato sul pericolo di epidemia in Italia e nel mondo, travisando sui risvolti della ricerca di Edimburgo.
Nel frattempo in Germania e Francia ci si sta interrogando, con alcuni confronti sui media, se sia il caso o meno di vietare l'importazione di plasma dalla Gran Bretagna.
Da parte nostra invitiamo autorita' e media a non sottovalutare cio' che sta succedendo, perche' ci vediamo molto di quanto e' gia successo con le sottovalutazioni che, agli inizi degli anni '80 venivano fatte nei confronti dell'Hiv/Aids, che poi ha fatto e continua a fare tutto quello che tutti sappiamo.
Attualmentente dobbiamo prendere atto che mai si era registrata un'espansione cosi' ampia di un'infezione animale, e la possibilita' che la stessa passi attraverso il sangue, rende la situazione decisamente piu' preoccupante, complicandola, perche' niente si sa di questo morbo se non i suoi effetti: si sa che dagli animali passa all'uomo, e che quest'ultimo, attraverso il suo sangue potrebbe trasmetterlo ad un altro essere umano. Mentre in Italia e' presente l'equivalente umana della Bse, la Cretzfeldt Jacob, di cui si conoscono solo gli effetti, che sono gli stessi della Bse e su cui -le attuali conoscenze scientifiche- ci dicono che non ha rapporto sempre con la Bse. Una situazione molto ingarbugliata e con tanti punti oscuri e, quindi, anche piu' complessa di quella dell'Hiv/Aids.
Siamo eccessivi a preoccuparcene? La cosa non ci riguarda, cosi' come non ci riguardava l'Hiv?
 
 
 
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