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LA MUCCA PAZZA NON E' SOTTO CONTROLLO
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Comunicato 
7 gennaio 2000 0:00
 


PREVENIRE E' MEGLO CHE COMBATTERE.
L'ADUC CHIEDE LA REINTRODUZIONE DELL'EMBARGO PER LA GRAN BRETAGNA E UN NUOVO EMBARGO PER LA CARNE FRANCESE E SVIZZERA

Firenze, 7 gennaio 2000. Il primo caso di "mucca pazza" del 2000 si e' registrato in Francia, in un dipartimento del Limousin, e tutta la mandria a cui appartiene il capo infetto, dovra' essere abbattuta.
Interviene l'Aduc, per voce del suo presidente Vincenzo Donvito.
Purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione. Avremmo gradito essere scambiati per eccessivi e allarmisti, ne avrebbe guadagnato il quieto vivere e la certezza dei consumatori. Ma cosi' non e'.
La premura e i laboratori scientifici francesi avevano ragione. Ed hanno torto la Gran Bretagna e la Commissione europea che ha aperto una procedura d'infrazione contro la Francia che non ha voluto levare l'embargo alla carne britannica.
A questo punto pero', il fenomeno e' piu' grave e diffuso di quanto si potesse credere. I 29 casi di Bse in Francia nel 1999, e questo primo caso del 2000, ci indicano che la situazione non e' sotto controllo. Anzi. Si e' diffusamente estesa dall'isola britannica al continente europeo, e per evitare che succeda quello che e' gia' successo con la Gran Bretagna dove -al primo manifestarsi dell'infezione- la diffusione fu totalmente sottovalutata e anche nascosta da parte del Governo di quel Paese, occorre mettere un embargo anche per la carne francese, e non solo.
Infatti anche in Svizzera, nel 1999, sono stati registrati 49 casi di Bse.
Prevenire e' sempre meglio che combattere.
Percio' chiediamo alla Commissione -in particolare al commissario alla sanita' e ai consumatori David Byrne- di riconsiderare tutta la materia alla luce degli ultimi avvenimenti, con l'obiettivo di riattivare l'embargo per la Gran Bretagna, e inaugurare quello per Francia e Svizzera.
 
 
 
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