testata ADUC
LA MUCCA PAZZA E' TRA NOI?
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
15 settembre 2000 0:00
 


LA VARIANTE UMANA DEL MORBO SI TRASMETTE ANCHE ATTRAVERSO IL SANGUE. L'ADUC CHIEDE AL MINISTERO DELLA SANITA' DI BLOCCARE TUTTE LE IMPORTAZIONI DI PLASMA DAI PAESI A RISCHIO.

Firenze, 15 Settembre 2000. Secondo un esperimento fatto in un istituto di veterinaria di Edimburgo, la variante umana del morbo della mucca pazza, sarebbe trasmettibile con il sangue. Ad alcuni ovini e' stato dato in pasto un cervello di vacche presumibilmente infettate da questo morbo (Bse), successivamente -senza che questi ovini avessero manifestato alcun sintomo della malattia- gli e' stato estratto del sangue e trasfuso ad altri ovini sani che, pero', dopo 610 giorni hanno mostrato i sintomi della Bse. La rivista scientifica The Lancet pubblichera' oggi i risultati di questa ricerca.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La situazione si fa sempre piu' pericolosa e -come non smettiamo di ripetere da anni- e' meglio prevenire che combattere, anche perche', nel caso della Bse e della sua variante umana nessuno saprebbe come combattere, ma solo desistere.
Finora sono rimasti inascoltati i nostri appelli all'embargo verso la carne bovina proveniente da Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Portogallo e Danimarca, in controtendenza con la faciloneria della Commissione Europea che, dal 1 agosto del 1999, per ragioni prettamente politiche (in quel Paese l'epidemia e' sempre piu' diffusa e aumentano le morti umane) ha levato l'embargo con la Gran Bretagna, ma in sintonia con la Francia che -nonostante una procedimento alla Corte di Starsburgo per violazione della direttiva- ha mantenuto l'embargo, e si sta chiedendo come mai, nonostante una massiccia prevenzione, sul suo territorio la Bse si sta sempre piu' diffondendo.
Con lo studio pubblicato oggi da The Lancet, la prevenzione dovrebbe andare ben oltre gli attuali metodi: quando c'e' la trasmettibilita' attraverso il sangue, il discorso si amplia e ci fa venire in mente altre storie di Hiv e Epatice C che, per la faciloneria dei controlli e della prevenzione, sono diventate -solo alcuni fa- drammatiche per molti trasfusi, e non solo.
Per questo chiediamo al ministero della Sanita' -attraverso una nota che gli inviamo subito- di intervenire subito, per bloccare tutte le importazioni di plasma dai Paesi a rischio (soprattutto Gran Bretagna) e da quei Paesi che comunque hanno scambi di plasma con Paesi a rischio. Non solo, ma chiediamo di monitorare subito tutti gli ospedali e le aziende del settore, per verificare che partite di sangue con queste caratteristiche non siano gia' in uso o nei loro magazzini. Il pericolo e' alto, perche' non si puo' assolutamente escludere che un donatore sano di uno di questi Paesi (ignaro di essere stato infettato dalla Bse, perche' il morbo ha tempi lunghissimi -e non individuabili- di incubazione prima di manifestarsi) dia il sangue a chi, poi, lo vende all'Italia.
Crediamo che questa occasione di prevenzione, inoltre, debba far riflettere le nostre autorita' sanitarie con metodi diversi rispetto a quelli utilizzati fino ad oggi: non si sta parlando di una cosa lontana, ma dietro l'angolo, per cui e' meglio correre il rischio anche di essere eccessivi.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS