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LA FARSA DI MUCCA
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Comunicato 
11 novembre 2000 0:00
 

PAZZA SULLA PELLE DEI CONSUMATORI
IL POSSIBILE NON BASTA, OCCORRE IL NECESSARIO: NON MANGIARE CARNE BOVINA! Firenze, 11 Novembre 2000. Purtroppo si sta verificando quello che temevamo, e che, da quando nel 1996 abbiamo cominciato ad occuparci della vicenda, avevamo cercato di scongiurare: l'emergenza e la farsa.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La gestione delle emergenze e' sempre meglio evitarla, e per non arrivarci conviene fare prevenzione, cosa da cui si sono ben guardati i ministeri della Sanita' e i Governi dell'era pre-Veronesi che, invece, sta cominciando a fare il possibile, ma non il necessario!
Gia' dal 1996 avevamo chiesto che i britannici si pagassero da soli l'incuria dei propri governi, e che non fosse concesso alcun contributo comunitario per l'abbattimento dei bovini infetti. Niente, e tutti noi abbiamo pagato per la reticenza assassina dell'ex-governo Major. L'anno scorso abbiamo fatto notare che era prematuro levare l'embargo ai bovini britannici, e che sarebbe stato meglio estenderlo anche a Paesi come Francia, Svizzera, Portogallo e Irlanda. Niente, e la situazione di oggi e' figlia di quella decisione. In Francia le stesse autorita', dalla fine dell'anno scorso, hanno riconosciuto di essere impotenti di fronte al dilagare del morbo, e abbiamo chiesto provvedimenti immediati. Niente.
E siamo ad oggi, con l'emergenza alle porte e la farsa degli avvoltoi. Il partito dei Verdi manifesta davanti al palazzo del Governo per chiedere provvedimenti, cioe', manifesta contro se stesso, perche' chi c'era e c'e' al Governo in tutta questa legislatura? "Partito di lotta e di Governo" (di berlingueriana memoria), si ricordano solo ora che il problema esiste, avendolo volutamente messo da parte in tutti questi anni al solo scopo di insediarsi li' dove sono. Un'associazione di consumatori (Unione Consumatori) mette in circolazione una lista di regole che, un'informazione digiuna e disattenta in passato, non trova di meglio che diffondere come se fosse il manuale del consumatore, ma che invece ci sembrano accorgimenti per macellatori: ve l'immaginate un consumatore che, al supermercato dove avviene la quasi totalita' delle vendite, riesce a sapere che sta acquistando pezzi di carne di bovini con meno di 12 mesi di eta'? O che cerchi sulla carcassa dell'animale (notoriamente in mostra sui banchi dei supermercati ….) le stampigliature F o UK per capire quell'origine degli animali che le etichette -per legge- non gli dicono? O che si rivolge a "improvvisati fornitori rurali" (dove li hanno visti questi fornitori? In qualche film del verismo italiano degli anni '50?). E questi, nel silenzio tombale di consigli da parte delle autorita', sono i consigli dei paladini dei consumatori ……
E siamo solo all'inizio, perche' fra un po' saremo martellati dalle campagne pubblicitarie di questa o quell'altra catena di supermercati, che vantera' le origini "buone" dei propri bovini. Mentre le associazioni di categoria continueranno a raccontarci storielle, dopo l'omerta' di anni.
Ci dispiace per il ministro Veronesi, ma il possibile non si puo' piu' fare, perche' mancano gli strumenti e, soprattutto, e' mancato il controllo negli anni scorsi, per impedire, per esempio, che la potenziale infezione restasse circoscritta alla specifica nicchia della fettina e derivati: non e' una nostra invenzione che la Procura della Repubblica di Siena ha un'indagine in corso per verificare la pericolosita' per la salute umana che deriverebbe dall'uso, in altiforni edili, di combustibile fatto dalla triturazione di carcasse di bovini che provengono da zone a rischio Bse.
Occorre fare il necessario, ognuno per se': il ministero bloccare tutte le importazioni dai Paesi a rischio, i consumatori (che non possono attendere il ministero) non mangiare carne bovina, cosi' come stanno gia' facendo in Francia e non solo. Crediamo che sia l'unica soluzione -speriamo temporanea- al montare della farsa.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
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PAZZA SULLA PELLE DEI CONSUMATORI
IL POSSIBILE NON BASTA, OCCORRE IL NECESSARIO: NON MANGIARE CARNE BOVINA! Firenze, 11 Novembre 2000. Purtroppo si sta verificando quello che temevamo, e che, da quando nel 1996 abbiamo cominciato ad occuparci della vicenda, avevamo cercato di scongiurare: l'emergenza e la farsa.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La gestione delle emergenze e' sempre meglio evitarla, e per non arrivarci conviene fare prevenzione, cosa da cui si sono ben guardati i ministeri della Sanita' e i Governi dell'era pre-Veronesi che, invece, sta cominciando a fare il possibile, ma non il necessario!
Gia' dal 1996 avevamo chiesto che i britannici si pagassero da soli l'incuria dei propri governi, e che non fosse concesso alcun contributo comunitario per l'abbattimento dei bovini infetti. Niente, e tutti noi abbiamo pagato per la reticenza assassina dell'ex-governo Major. L'anno scorso abbiamo fatto notare che era prematuro levare l'embargo ai bovini britannici, e che sarebbe stato meglio estenderlo anche a Paesi come Francia, Svizzera, Portogallo e Irlanda. Niente, e la situazione di oggi e' figlia di quella decisione. In Francia le stesse autorita', dalla fine dell'anno scorso, hanno riconosciuto di essere impotenti di fronte al dilagare del morbo, e abbiamo chiesto provvedimenti immediati. Niente.
E siamo ad oggi, con l'emergenza alle porte e la farsa degli avvoltoi. Il partito dei Verdi manifesta davanti al palazzo del Governo per chiedere provvedimenti, cioe', manifesta contro se stesso, perche' chi c'era e c'e' al Governo in tutta questa legislatura? "Partito di lotta e di Governo" (di berlingueriana memoria), si ricordano solo ora che il problema esiste, avendolo volutamente messo da parte in tutti questi anni al solo scopo di insediarsi li' dove sono. Un'associazione di consumatori (Unione Consumatori) mette in circolazione una lista di regole che, un'informazione digiuna e disattenta in passato, non trova di meglio che diffondere come se fosse il manuale del consumatore, ma che invece ci sembrano accorgimenti per macellatori: ve l'immaginate un consumatore che, al supermercato dove avviene la quasi totalita' delle vendite, riesce a sapere che sta acquistando pezzi di carne di bovini con meno di 12 mesi di eta'? O che cerchi sulla carcassa dell'animale (notoriamente in mostra sui banchi dei supermercati ….) le stampigliature F o UK per capire quell'origine degli animali che le etichette -per legge- non gli dicono? O che si rivolge a "improvvisati fornitori rurali" (dove li hanno visti questi fornitori? In qualche film del verismo italiano degli anni '50?). E questi, nel silenzio tombale di consigli da parte delle autorita', sono i consigli dei paladini dei consumatori ……
E siamo solo all'inizio, perche' fra un po' saremo martellati dalle campagne pubblicitarie di questa o quell'altra catena di supermercati, che vantera' le origini "buone" dei propri bovini. Mentre le associazioni di categoria continueranno a raccontarci storielle, dopo l'omerta' di anni.
Ci dispiace per il ministro Veronesi, ma il possibile non si puo' piu' fare, perche' mancano gli strumenti e, soprattutto, e' mancato il controllo negli anni scorsi, per impedire, per esempio, che la potenziale infezione restasse circoscritta alla specifica nicchia della fettina e derivati: non e' una nostra invenzione che la Procura della Repubblica di Siena ha un'indagine in corso per verificare la pericolosita' per la salute umana che deriverebbe dall'uso, in altiforni edili, di combustibile fatto dalla triturazione di carcasse di bovini che provengono da zone a rischio Bse.
Occorre fare il necessario, ognuno per se': il ministero bloccare tutte le importazioni dai Paesi a rischio, i consumatori (che non possono attendere il ministero) non mangiare carne bovina, cosi' come stanno gia' facendo in Francia e non solo. Crediamo che sia l'unica soluzione -speriamo temporanea- al montare della farsa.
 
 
 
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