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CONTAGIO MUCCA PAZZA
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Comunicato 
29 gennaio 2000 0:00
 


IN FRANCIA CONTINUA IL CONTAGIO, LE ETICHETTE DELL'UE NON SONO PRONTE, LA PRIMA CARNE BRITANNICA ARRIVA SULLE TAVOLE DEGLI EUROPEI, PIU' DI 40 PAESI NEL MONDO MANTENGONO L'EMBARGO ...... TUTTO A POSTO PER IL MINISTERO ITALIANO DELLA SANITA', ANCHE SE UN SUO UOMO, IL PROF. GARATTINI, LANCIA L'ALLARME.

Firenze, 29 Gennaio 2000. Il direttore dell'Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, in un convegno si e' detto preoccupato per il diffondersi di una variante del morbo della mucca pazza che puo' infettare l'uomo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Se si muove Silvio Garattini vuol dire che forse piu' che di epidemia, sta per arrivare una pandemia? Al di la' della battuta, sta di fatto che il professor Garattini e' persona molto prudente e abbastanza ostica a non seguire le linee guida della Sanita' di Stato, e se e' arrivato ad "esporsi" cosi' c'e' da preoccuparsi.
Questo strano slancio di prevenzione non possiamo affiancarlo a cio' che sta succedendo sul "fronte mucca pazza".
- In Francia -che non ha accettato la fine dell'embargo alla carne britannica, e una procedura contro di lei e' pendente in sede comunitaria- nei giorni scorsi e' stato registrato il secondo caso di encefalopatia spungiforme (Bse) dall'inizio dell'anno, e il ministero della Sanita' di quel Paese sta per avviare test su 40 mila bovini.
- La Commissione Ue, che aveva preso l'impegno a preparare un'etichetta per la carne importata dalla Gran Bretagna, ha tempi che definire lunghi sarebbe un complimento: per ora tutto si e' perso nei meandri dell'eurocrazia
- Le importazioni di carne britannica cominciano ad arrivare sul continente europeo: l'olandese Ven International ha concluso un accordo per l'importazione di carne britannica, nell'ordine di 4,8 milioni di Euro all'anno; l'azienda dei Paesi Bassi opera nel settore catering di cibi freschi, provenienti da tutto il mondo, ed e' in grado di coprire il mercato europeo. E non crediamo che -pur se ci fossero le etichette per ora perse in Eurolandia- i loro piatti di carne di bue siano volontariamente etichettati perche' il consumatore individui il luogo di provenienza del bovino, e sappia che pericoli potrebbe correre.
- Continua l'embargo alle importazioni di carne britannica da parte di oltre 40 Paesi nel mondo -tra cui Usa, Australia e 10 che fanno parte anche del Commonwealth britannico, quindi non economicamente ostili alla "madre" britannica.
Non c'e' da preoccuparsi? C'e' da stare tranquilli di fronte ad un ministero italiano della Sanita' che, alle sollecitazioni finora fatte, ci ha risposto con le posizioni ufficiali della Commissione Ue, ignorando le ricerche e i nuovi fatti che sono emersi dopo la fine dell'embargo dello scorso 1 agosto?
Salutiamo il professor Garattini per essere entrato nel nostro club di allarmisti, perche' cosi' siamo valutati oggi da chi, alle nostre argomentazioni e ricerche, contrappone il silenzio e la certezza della burocrazia.
 
 
 
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