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CARNE DI MUCCA PAZZA
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Comunicato 
3 gennaio 2000 0:00
 


IL PRIMO GRANDE FLOP DELL'EUROPA UNITA DEI GOVERNI NAZIONALI. SI STANNO DELINEANDO DUE EUROPE: QUELLA DEI CONSUMATORI E QUELLA DEL POTERE.
IN ITALIA, INTANTO, DOMINA LA POLITICA DELLO STRUZZO E DEL VASSALLO.

Firenze, 3 Gennaio 2000. Oggi la Commissione Europea deferira' la Francia alla Corte di Giustizia per il rifiuto di revocare l'embargo sulle importazioni di carne bovina dalla Gran Bretagna.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La vicenda che giunge alle estreme conseguenze -grazie a fermezza della Francia e altrettanta fermezza della Commissione- la interpretiamo come il primo grande flop dell'Europa unita dei Governi nazionali. Si stanno delineanndo due Europe: quella dei consumatori e quella del potere.
La prima -guidata dalla Francia- e' quella che vuole vedere nero su bianco su tutto; e' quella che ad argomentazioni scientifiche richiede altrettante e superiori argomentazioni in grado di confutarle, e nel dubbio, preferisce non far rischiare l'anello finale della produzione e della politica, il consumatore. La seconda -guidata dalla Commissione- e' quella che mette la ragion di Stato prima di tutto; e' quella che si sente un'entita' superiore in grado di produrre solo ricerche scientifiche superiori che, per il solo fatto di essere sua emanazione, assurgono a valore assoluto; e' quella che e' lontana dal consumatore e dall'amministrato, anche perche' non e' sua espressione, ma emanazione dei poteri nazionali.
Siamo in presenza della solita fiammata nazionalista francese? Non ci sembra, anche perche' la Francia e' in buona compagnia in questo embargo, con Usa, Australia e tanti altri, anche Paesi che fanno parte del Commonwealth britannico e che, prima di fare uno sgarro al Paese di riferimento, ci farebbero quantomeno un doppio pensierino.
Un buon inizio del'anno 2000, che, speriamo, servira' a fare chiarezza sul pachiderma (con tutto il rispetto per la specie) a cui si sta dando fiato a Bruxelles/Lussemburgo/Strasburgo. Dopo la parita' (che tiene bene ….) dell'euro con il dollaro Usa, ci sembra che l'Europa dei Governi nazionali stia marciando in direzione opposta rispetto alle sue rigide scadenze che, quando giungeranno -se saranno rispettate- non sappiamo proprio dove ci porteranno.
E al ministero italiano della Sanita'?
C'e' il dominio della politica dello struzzo e del vassallo: testa sotto terra per non vedere ed ascoltare, e referenza verso la Commissione, a maggior ragione perche' guidata dall'italiano Romano Prodi.



GIOCATTOLI (IN)SICURI

Roma, 3 gennaio 2000. Arriva la Befana con la calza e le case si riempiono di giocattoli. Ma gli amati balocchi sono sicuri? Sembra assurdo ma in Italia -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- non esiste l' obbligo di controllare i giocattoli in vendita. Il Ministero dell'Industria (presso il quale stranamente risiede il Consiglio nazionale delle associazioni di consumatori) dovrebbe fare i controlli sui giocattoli ma interviene su segnalazione, il che vuol dire che interviene a danno compiuto.
La Comunita' europea ha approvato una direttiva, n. 378/1988, che regolamenta la produzione dei giochi destinati ai minori di 14 anni, ma sta di fatto che il 90% degli incidenti domestici per i bambini fino a 4 anni e' dovuta al gioco, e la presenza di ftalati nei prodotti per l'infanzia e' stata, fino a meta' dicembre scorso regolarmente autorizzata. Il marchio CE che dovrebbe garantire la sicurezza dei giocattoli non serve in realta' a niente, perche' e' previsto il meccanismo della autocertificazione del produttore o dell'importatore.
Occorrerebbe mettere mano ad una nuova normativa ma gli interessi in "gioco" sono enormi, cosi' nessuno se ne occupa.
Ma tutti questi giocattoli servono proprio? Una recente ricerca francese su un campione di ragazzi dagli 8 ai 14 anni ha rivelato che il 91% degli interessati privilegia passare il tempo libero con gli amici. Al secondo posto vengono la tv e i videogiochi. Ci pare una notizia interessante per i genitori che pensano di far contenti i propri figli sommergendoli di balocchi. A volte la soluzione e' molto semplice.
 
 
 
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