Roma, 21 Marzo 2002. Dal 20 aprile prossimo la Cina vietera' l'importazione di cosmetici di 18 paesi, in maggioranza europei, a meno che non ricevera' assicurazioni sulla assenza del prione della Bse nei prodotti di bellezza. L'embargo dovrebbe colpire Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Oman, Slovacchia, Spagna, Svizzera. I Paesi interessati dovranno provare che i cosmetici non contengono estratti di parti a rischio di bovini e ovini -dichiara il Ministero della Sanita' cinese- il quale tra l'altro afferma che la Ue ha fissato standard rigorosi per i componenti dei cosmetici, standard non applicati ai prodotti di bellezza esportati. E' probabile -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- che tale misura sia una ritorsione al divieto comunitario di importazione di prodotti alimentari cinesi (pesci, crostacei, pollo, salumi, miele) all'antibiotico. Sarebbe comunque opportuna una presa di posizione del nostro ministero alla Salute o del Commissario europeo ai consumatori per chiarire definitivamente la questione.