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 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. I vescovi contro Zapatero
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Articolo di Donatella Poretti
16 febbraio 2006 20:06
 
"Siamo stati tutti embrioni", avevano detto i vescovi nella primavera del 2004, e alla vigilia del voto parlamentare per la riforma della legge sulle tecniche di riproduzione umana assistita, la Conferenza episcopale e' tornata sull'argomento con una dichiarazione ufficiale del Comitato esecutivo: "non e' possibile che deputati cattolici appoggino questa legge col loro voto", si legge nella nota intitolata "A fronte della licenza legale per clonare esseri umani e della negazione della protezione alla vita umana incipiente".
"Le tecniche che soppiantano la relazione personale dei genitori nella procreazione non sono conformi alla dignita' della persona e trascinano con se' seri mali per le persone, inclusi gravi attentati contro le vite incipienti, cioe', contro i figli. Questa Legge passera' alla storia come una delle prime al mondo che da' licenza per clonare esseri umani, autorizzando la cosiddetta clonazione terapeutica. Gli aggettivi benevoli non devono indurre all'inganno. Si tenta di produrre dei cloni ai quali non sara' permesso di nascere", ma "gli si tagliera' la vita utilizzandoli come materiale di esperimento scientifico alla ricerca di possibili terapie future". "La legge permette queste gravissime ingiustizie e, che lo voglia o no, apre la porta alla futura produzione di bambini clonati, cioe', alla cosiddetta clonazione riproduttiva".
Sarebbe permessa "la commercializzazione, il traffico e l'uso industriale degli embrioni umani", chiamati "sovrannumerari". Un ulteriore motivo di preoccupazione e' che "si facilita ugualmente la selezione eugenetica in nuovi campi, come quello della produzione del cosiddetto bebe'-medicina", o baby designer, cioe', bambini che nasceranno con determinati fini terapeutici, dopo che gli altri fratelli, "inappropriati per quei fini", saranno stati selezionati per la morte nei primi giorni della loro esistenza'. Ulteriore allarme per l'autorizzazione alla "fecondazione di ovociti animali con sperma umano", cioe' la possibilita' delle "chimere", facendo notare come "gli interessi economici e politici in gioco non stanno permettendo un dibattito sereno su temi di tanta trascendenza come questi".
Alla nota diffusa dal segretario della Conferenza Episcopale Juan Antonio Martinez Camino, si e' unito il vicepresidente del Foro Espanol de la Familia, Benigno Blanco: "a noi sembra rigettabile completamente che si utilizzino embrioni umani come se fossero materiale senza valore che si possa produrre e distruggere al servizio puramente dello sviluppo scientifico e tecnologico. Per le famiglie la protezione della vita e' una finalita' irrinunciabile".
La risposta del Governo Zapatero arriva dalla portavoce del gruppo socialista alla Commissione Sanita' del Congresso Isabel Pozuelo che senza tanti giri di parole ha accusato la Chiesa di "mentire in maniera molto pesante" affermando che la futura legge permettera' "la produzione di bambini clonati". La futura legge "proibira' espressamente e in maniera netta la clonazione umana". La deputata socialista ha indicato che si tratta di una legge "sulla riproduzione umana assistita, non sulla ricerca", riconoscendo che il testo regolamenta l'uso degli embrioni sovrannumerari dalla fecondazione, che saranno destinati, nella maggior parte, per la ricerca scientifica.

Il testo della riforma della legge proposta dal Governo lo scorso maggio, e le modifiche della Commissione Salute, sul sito del Congresso a quest'indirizzo:
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Il testo integrale del documento dei vescovi e' a questo indirizzo:
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